di Nello Cristaudo
Nella splendida cornice del cine-teatro comunale di Francavilla di Sicilia “Arturo Ferrara” si è svolta la ormai affermata manifestazione intitolata “Francavilla Film Festival” giunta alla quinta edizione: un concorso di cortometraggi per autore con la particolarità di un massimo di 15 minuti per film e a tema libero. Il festival, organizzato dalla Pro Loco di Francavilla con la direzione artistica del prof. Felice Lombardo, vera anima pulsante della kermesse ed esperto in narrazione per immagini, ha avuto il patrocinio del Comune e dell’Associazione “Amici di Gesù nel mondo” onlus , diretta e fondata da Don Giovanni Salvia che ha finanziato l’intera manifestazione.
Oltre cento i corto a concorso giunti non solo dall’Italia ma anche da Spagna, Francia, Polonia Turchia e Germania che hanno dato una connotazione di internazionalità alla quinta edizione del festival Ma solo undici film sono stati giudicati nella serata, avendo passato la iniziale scrematura degli esperti organizzatori, che sono stati giudicati da una giuria tecnica per il 70% mentre per il restante 30% sono stati valutati dalla giuria popolare composta dal pubblico presente in sala.
Al primo posto è giunto il corto turco “Mama”, basato su una storia vera, una bambina che ricerca disperatamente la propria madre da cui si è separata durante un bombardamento ad Aleppo in Siria. Secondo classificato, invece, è stato il film italiano “Emoticon”, interpretazione equilibrata ed essenziale di un uomo in fuga dalla claustrofobica e pervasiva pressione dei social media. Racconta in una veste inedita l’alienazione e l’assenza di empatia nei rapporti umani. Terzo classificato è stato il video italiano “L’ultimo Ninja”, basato su una storia che si svolge alla vigilia di Natale. Due giovani genitori, Walter e Katia, entrambi giovanissimi sono alla ricerca del giocattolo perfetto da regalare al proprio figlio Thomas, ricoverato in ospedale per una polmonite. Mentre i due genitori sceglievano in un negozio di giocattoli quello da regalare, il papà, avendo accumulato tensione e ira per la spiacevole situazione vissuta dal proprio figlio nel giorno più bello per un bimbo quello del Natale, scatena un malinteso e sfoga la propria rabbia verso una coppia omosessuale. Tuttavia gli eventi condurranno il protagonista verso conseguenze inaspettate, facendolo ricredere sui suoi atteggiamenti omofobi.
Al festival sono intervenuti noti personaggi del mondo dell’arte e della cultura come il noto mecenate Antonio Presti, il quale in un suo breve intervento, ha ringraziato gli organizzatori per la lodevole iniziativa ed ha esortato, specialmente i giovani, ad esprimersi liberamente non rinunciando mai alla loro libertà che si esprime attraverso la cultura. Molto apprezzato, inoltre, l’intervento canoro dell’artista, ritrattista ed attore Andrea Romano, che ha dilettato il pubblico presente con tre brani difficilissimi, interpretati dallo stesso in maniera magistrale facendo apprezzare le sue doti canore e la sua estensione vocale ed i video clip canori degli artisti Maurizio Lombardo e Antonio Camarda.
Lo sforzo effettuato dagli organizzatori, ed in particolare dal direttore artistico Felice Lombardo e dai suoi collaboratori, rende la manifestazione unica nel suo genere e meriterebbe di essere supportata maggiormente dalle pubbliche istituzioni che, come diceva nel suo intervento Antonio Presti, farebbero bene a fare meno sagre e a dare più slancio e visibilità alla vera cultura come quella per l’appunto del Film Festival di Francavilla.
Sarebbe bello poter pubblicare, per i corto o i film in concorso, un catalogo generale ed un volume monografico magari intitolato all’autore a cui il festival potrebbe dedicare una retrospettiva principale facendo in modo che la manifestazione costituisca l’osservatorio privilegiato di diversi patrimoni di conoscenze che, in un piccolo centro dell’Alcantara come Francavilla territorio caratterizzato dall’acqua fonte di vita, si possa gettare un ponte contro la discriminazione e divenire il crocevia strategico tra la cultura europea e quella del Mediterraneo favorendo l’integrazione di più popoli, esperimento già effettuato in passato nella nostra terra sicula.