di Nello Cristaudo
Con un avviso posto sui loculi del cimitero di Francavilla di Sicilia, il Comune comunica ai congiunti del “povero defunto” la prossima scadenza della concessione relativa al sepolcro in oggetto. Questo il regalo per i cittadini del centro alcantarino che in questi giorni, nell’approssimarsi della ricorrenza degli estinti del prossimo 2 novembre, si recano nel camposanto monumentale francavillese, opera dell’architetto Savoja, per pulire ed abbellire le varie tombe. Una sorta di notifica che fa seguito ad un comunicato del dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale pubblicato all’Albo pretorio on line, nel quale vengono enumerati un lungo elenco di cittadini defunti con la concessione in scadenza. Nell’avviso sulla tomba si rinvia “per ulteriori informazioni all’ufficio servizi cimiteriali nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 entro e non oltre il 31/01/2019”.
Diversi cittadini, vedendosi “notificato” lo strano avviso, ligi al dovere, si sono recati nel palazzo municipale di piazza Annunziata per chiedere informazioni in merito, non ricevendo, però, notizie certe. A quanto ci hanno fatto sapere alcuni lettori ed utenti che ci hanno contattato, pare che gli uffici preposti non abbiano ricevuto ancora nessuna direttiva dall’organo politico, ovvero sindaco e giunta. Inoltre, sembrerebbe che una sorta di confusione regni sovrana nelle idee di alcuni amministratori cui alcuni cittadini si sono rivolti per avere lumi, che confondono le tariffe da applicare al subentro e quelle relative al rinnovo della concessione.
Il tutto nasce dall’iniziativa di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che hanno contribuito a monitorare nel locale cimitero l’elenco delle concessioni cimiteriali scadute, le quali possono essere rinnovate per ulteriori 50 anni, previo pagamento delle tariffe in vigore e nel rispetto del Regolamento di Polizia Mortuaria che fissa le regole per il rinnovo delle medesime. Solo che guardando bene nel sito dell’Ente non vi è traccia del Regolamento della Polizia Mortuaria ne di quello per i servizi cimiteriali, il che rende alquanto difficile potersi dirimersi nei meandri delle norme senza avere a disposizione il principale strumento di regolamentazione della vicenda.
Ma a cadere nella rete degli “scaduti” sembra siano finite anche diverse tombe ritenute monumentali dalla Soprintendenza di Messina per le quali non sarebbe consentito il rinnovo né il subentro in quanto ormai considerate veri e propri monumenti sottoposti a tutela. Poi vi sono alcune situazioni particolari di salme aperte per ridurle in cassettina che non è stato possibile effettuare in quanto, malgrado siano già passati 50 anni dalla sepoltura, all’apertura della bara risultavano mummificate e quindi richiuse e sepolte nuovamente.
Il rinnovo delle concessioni scadute e le eventuali disdette contribuiranno, alla luce delle nuove tariffe in vigore modificate con apposita delibera non molto tempo fa, a far incassare diverse somme al comune ed, inoltre, si riusciranno a recuperare parecchi posti dove poter seppellire i cari estinti. Già il camposanto francavillese è stato nell’occhio del ciclone con una inchiesta della Guardia di Finanza approdata nelle aule del tribunale di Messina proprio per una presunta illecita vendita di tombe, per cui sarebbe opportuno procedere con prudenza e cautela. Infine l’operazione “rinnovo”, se curata nei suoi dettagli, riuscirà a dare lavoro a diverse categorie di artigiani: muratori, marmisti nonché a progettisti per il rifacimento di intere nuove tombe o il restauro delle esistenti.
Ci auguriamo che l’iniziativa “rinnovo” possa ridare la pace eterna a chi è passato già a miglior vita senza creare trambusti, scompigli e fermenti a parenti ed affini.