Follia omicida a Pittsburgh

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Sono 29 i capi d’accusa per Robert Bowers, killer della sinagoga di Pittsburgh, secondo l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale della Pennsylvania. Tra gli altri anche quello di crimine d’odio.

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Il 46enne è entrato nella ‘Tree of Life Congregation’ di Squirrell Hill gridando ‘Tutti gli ebrei devono morire’ e ha iniziato a sparare all’impazzata, uccidendo 11 persone e ferendone altre 6 tra cui 4 agenti intervenuti per fermarlo.

“È una scena del crimine davvero orribile”, ha detto ai giornalisti Wendell Hissrich, responsabile della sicurezza pubblica della città. “È uno dei peggiori che ho visto e sono stato anche sulla scena di incidenti aerei”, ha aggiunto. Il procuratore generale degli Stati Uniti, Jeff Sessions, ha dichiarato che le accuse potrebbero portare alla pena di morte.

Bowers, armato di un fucile d’assalto e tre pistole durante l’attacco, frequentava il social network ‘Gab’, che “promette libertà di parola non importa quanto offensiva”, dove l’estremista con il pallino delle cospirazioni aveva pubblicato post anti-semiti. Si presentava con questa frase sotto la foto. “Gli ebrei sono figli di Satana” scriveva e poche ore prima dell’inizio dell’attacco, aveva anche accusato non precisate organizzazioni ebraiche di aver organizzato la carovana dei migranti in arrivo dal Messico e anticipato, così, “l’uccisione della nostra gente”.

Un “atto demoniaco”, così lo ha definito il presidente USA Donald Trump.

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