di Luigi Asero
Sono ore di tensione negli Stati Uniti, alla vigilia delle prossime elezioni di metà mandato che si svolgeranno il prossimo 6 novembre. Una una serie di pacchi bomba rudimentali è stata recapitata a vari soggetti di rilievo internazionale.
Evacuata la sede della Cnn dove un pacco bomba è stato da poco rimosso. Altri ordigni simili sarebbero stati inviati all’ex ministro della Giustizia Holder e alla deputata democratica Maxine Waters, gli ordigni secondo gli inquirenti proverrebbero tutti dalla stessa fonte e sono simili a quello recapitato presso la dimora del multimiliardario (al centro di parecchie polemiche internazionali) George Soros appena nella giornata di martedì. Oggi sono stati recapitati pacchi anche alle residenze dei due ex presidenti democratici Bill Clinton e Barack Obama. Smentito invece il recapito di un pacco sospetto alla Casa Bianca, come anticipato erroneamente dalla Cnn, a sua volta invece vittima della minaccia.
Altri pacchi sospetti sono stati inoltre recapitati all’ex direttore della CIA John Brennan e al governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. In quest’ultimo pacco in realtà non c’era materiale esplodente ma volantini di propaganda di movimenti legati all’estrema destra americana.
È già intervenuto con parole molto chiare il presidente Donald Trump che ha premesso di voler lanciare un messaggio bipartisan e fra le altre parole ha detto chiaramente che “minacce di violenza politica di alcun genere non hanno posto negli Stati Uniti. Dobbiamo restare uniti“.
Hillary Clinton ha invitato il popolo a “rimanere uniti” e a “votare chi garantisce questa unità”. Una serie di messaggi incrociati che lascia presagire un finale di campagna elettorale molto caldo.