Alle ore 02.34 una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 è stata avvertita in particolare nella zona di Santa Maria di Licodia, dove è stato localizzato l’ipocentro ad una profondità di 9 km. La scossa ha provocato il crollo di alcuni cornicioni. A Santa Maria di Licodia è crollato un cornicione dallo storico Palazzo Ardizzone. A Paternò, alcuni calcinacci della Chiesa di Santa Barbara. I cittadini sono usciti dalle loro abitazioni e sono scesi in strada. Il sisma è stato avvertito a Catania e in tutta la provincia, otre che a Siracusa, Enna e Messina.
Secondo i dati dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) il sisma del 4.8 nella scala Richter risulta localizzato a 1,9 chilometri a sud di Santa Maria di Licodia. Altre scosse di minore entità sono state registrate vicino a Bronte, la prima (magnitudo 2.2) alle ore 2.14, l’altra (magnitudo 2.0) alle 2.26. Infine un’altra scossa nella zona di Biancavilla, di magnitudo 2.5.
“La scossa di terremoto avvertita attorno alle 2.30 ha toccato tutti noi. Non facciamoci prendere dal panico”. Lo scrive su Facebook Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla”. “A chi si trova fuori di casa – prosegue Bonanno – diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili. Assieme a carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia, Protezione civile, Polizia municipale e volontari – conclude – siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione”. Il primo cittadino di Biancavilla poi rende noto il numero da chiamare per segnalare eventuali danni a strutture ed edifici 095.7711322. “In questi frangenti – scrive il primo cittadino – mi trovo assieme ai vertici della Protezione civile regionale per effettuare un sopralluogo dettagliato a edifici pubblici, scuole e chiese della nostra città”.