Il comunicato integrale dell’Associazione Meter Onlus di Avola
Avola (Sr), 26 novembre 2018 —— “Chiuso. Il portale non è più raggiungibile.” I pedopornografi (infantofili) diffondevano n. 60 video con neonate abusate e venivano offerte a chi, perverso criminale, godeva viscidamente della sofferenza e abuso dei bambini. La denuncia di Meter era del 20 novembre scorso, oggi 26 novembre la chiusura. I pedopornografi avevano in automatico sulla piattaforma disposto la chiusura il 29 novembre.
Come sempre fondamentale la collaborazione della Polizia Postale Italiana di Catania e le mirate email di Meter alla Società in Germania che forniva lo spazio web. Attendiamo gli autori di questo crimine che tante neonate hanno subito come anche gli autori di tale diffusione dei video online. Sulla vicenda riportiamo di seguito le importanti dichiarazioni di don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter onlus:
“UNA VERGOGNA. Pensare solo al fatto che n. 60 neonate sono già state abusate, vessate, e poi in video e foto esposte per il turpe mercato della pedopornografia. Il sistema era cronometrato fino al 29 novembre. Meter ha fatto di tutto per la chiusura anticipata di questa indicibile e vergognosa esposizione di piccole violate nella loro intimità. Una goccia nell’oceano della perversione a danno dei bambini. solo ed esclusivamente neonati. Che non avranno mai giustizia, che per anni sono e saranno schiavi, scarto sessuale.
LA BAMBINA LEGATA CON FASCETTE DA IMBALLAGGIO. Un particolare di una bambina colpiva: nuda, esposta nella sua intimità, legata su un cartone da imballaggio, legata con fascette di plastica autobloccanti per cablaggio, spiccano molto sulla pelle bianca. Anche in questo caso, non possiamo diffondere nessuna immagine. Si solleverebbe la coscienza delle persone perbene e chi ha delle responsabilità agirebbe contro queste forme nuove di schiavitù.
LE ALTRE PICCOLE VITTIME. Le altre piccoline violate in ogni modo e con tanti oggetti. Violentemente abusate. Dai video si sentono le stridule voci, le grida a causa delle violenze. Qualche abusatore (maschio e femmina) compiaciuto, gaudente e soddisfatto del piacere ottenuto, ride, sghignazza. Una sfida, tanto non mi individuerete mai. Tanto i bambini, non grideranno e non telefoneranno a nessuno, nessuno di questi bambini sarà mai individuato. Qualche materiale è conosciuto e già nel tempo denunciato.
NEL 2017: MIGLIAIA LE FOTO DEI NEONATI ABUSATI. Basti pensare che solo nel 2017 Meter ha denunciato n. 502 links con 4292 foto e n. 4412 video con bambini abusati tra gli 0 (zero) e i 2 anni. Un orrore, come è quello sugli altri minori. Ed è vero. Tremendamente un dato reale. Gli abusi che proliferano, indisturbati e non contrastati. Qualche amico giornalista, giustamente mi dice, perché non far vedere quello che noi di Meter denunciamo ogni giorno, da più di 28 anni. Ma non possiamo farlo, non per tiepidezza, paura, coraggio, ma per il fatto che incorreremmo nel reato di divulgazione di materiale pedopornografico, e per divulgarlo prima dovremmo possederlo e detenerlo (cosa che non abbiamo fatto mai), diciamo anche di più, non potremmo neanche scaricarlo come prova, da consegnare alle autorità giudiziaria, ma inviare solo il links di riferimento, con il rischio che in poche ore, se non si leggono le segnalazioni, viene cancellato, dato che questo nefando materiale, viene rimosso dagli stessi pedopornografi, in poche ore.
I COLOSSI DEL WEB HANNO RESPONSABILITA’. SPESSO NESSUNA COLLABORAZIONE. Le aziende che offrono dei servizi web, e non solo loro, hanno delle importanti responsabilità. Ad oggi non esistono protocolli o filtri per l’upload dei file. In servizi dedicati è possibile caricare qualsiasi tipo di materiale, anche violenti, con la presenza di atti sessuali con minori, e con indicibili pratiche di abuso in modo totalmente gratuito, anonimo e senza alcun controllo da parte dei proprietari dello spazio web in cui il materiale viene caricato.
Qualora qualche gestore “sensibile e responsabile” si fa carico della drammaticità del materiale veicolato nei propri server, collabora e offre alle Polizie locali, gli elementi per Una indagine di approfondimento. Ma non è sempre così, spesso anche le Polizia internazionali non sono così efficaci ed efficienti, celeri e competenti. Ma inquieta e crea quasi una sorta di malumore il fatto che alle segnalazioni di Meter onlus non seguono le dovute attenzioni da parte delle autorità che ogni giorno ricevono le segnalazioni.
PERCHE’ NESSUNA NOTIZIA, PUBBLICA INDIGNAZIONE, IMPEGNO CONTRO QUESTO ABOMINIO? Abusare sessualmente di neonati, non è neanche una notizia. Non indigna nessuno. Mi preoccupa questo atteggiamento. Questo connivente silenzio. Non abbiamo vinto. Le bambine risultano sempre abusate e mai individuate. I carnefici impuniti, perchè non individuati. I pedopornografi non sono ancora individuati, perciò sempre liberi di godere nella loro perversione criminale. Le violenze sessuali sui neonati, sui bambini…crescono e la pedopornografia è inarrestabile. Meter continua.” Fine.
A dónde se puede uno dirigir para comentar nuestra indignación , esos pequeños podrían ser sus hijos y Necesitan Ayuda Urgente y Justicia , pobrecitos , me duele tanto de pensar en mi impotencia para ayudarlos !!!