[AdnKronos]
Un cittadino svizzero residente in Marocco è stato arrestato oggi a Marrakech per il suo presunto legame con alcuni sospettati del recente assassinio di Louisa Jesperen e Maren Ueland, le due giovani escursioniste scandinave nel sud del Paese. Lo hanno annunciato i servizi di sicurezza marocchini (Bcij).
L’uomo, “intriso di ideologia estremista”, stando a quanto si legge in una nota, possiede anche la nazionalità spagnola ed è “sospettato di aver insegnato ad alcune delle persone coinvolte nella vicenda gli strumenti di comunicazione derivanti dalle nuove tecnologie e di averle addestrate a sparare”.
Contattato dall’agenzia Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non si è espresso. Mentre per l’assassinio delle due giovani donne sono stati arrestati quattro uomini fedeli all’Is che hanno violentato e decapitato le due ragazze, come mostra anche un video diffuso sui social. In totale, sono state arrestate una ventina di persone in relazione all’omicidio.
I corpi delle due giovani turiste, la danese Louisa, di 24 anni, e la norvegese Maren, di 28, erano stati ritrovati il 17 dicembre scorso nei pressi del villaggio di Imlil, una sessantina di chilometri da Marrakech.