Come Avvocati del Coordinamento Regionale di Comitati No MUOS, non possiamo che prendere atto che con Sentenze nn. 21 e 23 pubblicate il 14/1/2019 il C.G.A. ha rigettato i ricorsi per revocazione proposti da Legambiente, dal coordinamento dei comitati No MUOS e WWF con i quali erano state impugnate le sentenze dello stesso C.G.A. riguardanti le autorizzazioni per il MUOS di Niscemi. In proposito va chiarito che ancora una volta il C.G.A. si è limitato ad esaminare problematiche formali e procedurali senza entrare nel merito della spinosa questione riguardante la violazione del divieto di inedificabilità assoluta che grava sulla Zona “A” di massima protezione della Sughereta di Niscemi nella quale il MUOS è stato realizzato.
La decisione del C.G.A. non vale, quindi, a stabilire la piena legittimità delle autorizzazioni e non può influire sul giudizio penale ancora pendente nel quale il Giudice è chiamato a verificare se il vincolo di inedificabilità sia stato violato e, in tal caso, disapplicare le autorizzazioni illegittime.
In ogni caso resta aperta la questione forse più rilevante riguardante l’illegittimità per violazione degli artt. 80 e 87 della Costituzione degli accordi del 1954, 1995, 2006 che hanno concesso agli USA delle basi di uso esclusivo sul nostro territorio.
Occorre ricordare che tali basi, soggette solo al comando dello stato d’origine, sono in atto utilizzate per conflitti di dubbia legittimità per il diritto internazionale che coinvolgono l’Italia per la responsabilità del paese che consente l’utilizzo del proprio territorio in violazione anche dei principi di cui all’Art. 11 della Costituzione. Già nel 2014 M5S e SEL presentarono delle mozioni parlamentari aventi ad oggetto proprio l’illegittimità per contrasto con la costituzione di quei trattati che vennero respinte per l’opposizione congiunta di PD e NCD. La questione, quindi, è rimasta irrisolta e ci aspettiamo che il M5S, oggi maggioranza di governo, si muova in coerenza con quanto sempre dichiarato facendo pronunciare il Parlamento su tale questione. In ogni caso, attendiamo le pronunce della Magistratura Penale e la mobilitazione da parte dei comitati e movimenti territoriali continua !
14 gennaio 2019
Avv. Paola Ottaviano
Avv. Sebastiano Papandrea