[AdnKronos]
L’Fbi ha arrestato oggi in Florida Roger Stone, grande alleato del presidente Donald Trump. Lo riportano i media americani sottolineando che allo stratega politico vengono contestati sette capi di imputazione, tra i quali intralcio all’attività di un pubblico ufficiale, falsa testimonianza e subornazione di testimoni, nell’ambito dell’inchiesta sul Russiagate del procuratore speciale Robert Mueller. Secondo quanto hanno reso noto gli avvocati di Stone, agenti federali armati sono si sono presentati alle sei del mattino nella casa del consulente politico a Fort Lauderdale. E’ prevista in giornata la prima udienza di fronte ai giudici del tribunale della città della Florida.
Nel mirino da mesi del procuratore che sta indagando sulla possibile collusione tra i russi e la campagna di Trump, Stone ha ammesso di aver scambiato messaggi con Guccifer 2.0, lo pseudonimo su Twitter dietro al quale, secondo l’intelligence Usa, operavano agenti dei servizi militari russi che partecipato all’attacco hacker ai democratici. Stone, che è stato consigliere ufficiale della campagna nel 2015 e poi ha continuato in modo informale a consigliare il presidente, su Twitter ha poi festeggiato quando Wikileaks ha pubblicato le mail democratiche poco prima del voto, rivendicando di essere in contatto con fondatore del sito Julian Assange, chiamandolo “il mio eroe”.