Un’imponente operazione contro la camorra in Veneto è stata eseguita oggi da Guardia di Finanza e Polizia di Stato. L’operazione coordinata dalla DDA di Venezia ha visto l’impiego di circa 300 uomini per eseguire ben cinquanta arresti e undici provvedimenti di obbligo di dimora, più altri provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.
Fra i destinatari anche il sindaco di Eraclea (Ve), Mirco Mestre di 44 anni eletto nelle liste del centro-destra. Per lui l’accusa di aver promesso autorizzazioni in cambio di voti.
L’operazione si è svolta tra Venezia, Casal di Principe (Caserta) e diversi altri comuni. Sequestrati beni per dieci milioni di euro. Tra i destinatari dei provvedimenti anche professionisti e imprenditori accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e altri reati connessi. A condurre le indagini il Gico della Guardia di Finanza e la Squadra Mobile di Venezia.
Tutto girerebbe attorno al settore dell’edilizia e delle costruzioni da San Donà di Piave fino a Caorle e oltre. Sequestrata anche una sala scommesse in una piazza centrale di Eraclea.
Secondo il procuratore generale antimafia Ferdinando Cafiero De Raho: “la Camorra in Veneto agiva esattamente come in Calabria con una attività sviluppata in un ventennio… oggi si è colpito l’intero sistema messo in atto. La Camorra di fatto si è impossessata dello spazio lasciato libero dopo il debellamento della Mala del Brenta senza alcuna distinzione con altre organizzazioni come la `ndrangheta o i catanesi“.