Sono 19 gli avvisi di garanzia emessi a carico di altrettante persone nell’ambito dell’operazione “No fly” coordinata dalla Procura di Siracusa che ha disposto anche il sequestro di quattro impianti del polo petrolchimico fra Siracusa, Priolo Gargallo, Augusta e Melilli. L’inchiesta scaturita da una serie di denunce è coordinata dal procuratore Fabio Scavone insieme ai sostituti Tommaso Pagano, Salvatore Grillo e Davide Lucignani. Gli impianti sottoposti a sequestro sono quelli degli stabilimenti Versalis di Priolo e Sasol di Augusta, e dei depuratori Tas di Priolo Servizi di Melilli e Ias di Priolo Gargallo.
Sulla base dei dati raccolti dai consulenti tecnici della Procura sarebbero state rilevate concentrazioni stabilmente elevate di sostanze pericolose, tanto da indurre i tecnici a ritenere che “la qualità dell’aria nel territorio interessato si sia fortemente degradata“.
Il provvedimento di sequestro preventivo degli impianti prevede la continuità d’esercizio degli stessi ma le aziende dovranno produrre, entro 90 giorni, un programma in grado di ricondurre nei limiti di legge le emissioni nell’atmosfera.