Davide Sciacca, nell’intenso percorso di collaborazione artistica con il Centro Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra, estrae dal metaforico cilindro un’altra perla di sicura valenza musicologica. Venerdì 22, alle ore 18,30 nella sala del Centro (via Adua n. 3), infatti, convoglia gli esiti dell’intenso lavoro filologico che il musicista, veneto radicato a Catania, Nicola Malagugini sta conducendo su di un importante figlio di Sicilia, Antonio Scontrino, un tempo famoso, oggi messo un po’ da parte, di cui saranno illustrati vita, lavoro e poetica.
Scontrino nacque a Trapani il 17 maggio 1850 e morì a Firenze il 7 gennaio 1922; studiò composizione al conservatorio di Palermo con il catanese Pietro Platania (anch’egli, cui il compianto Nunzio Schilirò aveva dedicato i suoi studi, obliato) e, poi, alla scuola reale di Monaco. Rinomato contrabbassista (come Malagugini), insegnò contrappunto e composizione, dal 1891 a Palermo e dal 1898 all’istituto musicale della città di Firenze, dove – poco prima della morte – ricevette l’incarico di direttore; nel cimitero monumentale delle Porte Sante della città toscana riposano le sue spoglie.
Compose, oltre ai cinque quartetti per archi – che furono i lavori di maggior successo, al suo tempo – cinque opere liriche (Matelda del 1879; Il progettista del 1882; Sortilegio del 1882; Gringoire del 1890; Cortigiana del 1896), due concerti e moltissima musica da camera. Compose anche due sinfonie, di cui una (“Romantica” del 1911) – a testimonianza del credito di cui godeva – fu diretta al Königliches Opernhaus, nel 1914, da Richard Strauss.
Nella sua città natale a lui è intestato, tra l’altro, il conservatorio musicale.
Nicola Malagugini sta lavorando a tutto tondo sulla figura del musicista “dimenticato”, collaborando sia con l’università sia con le scuole; spicca in tal senso l’impegno con i ragazzi dell’I. C. Statale A. Musco (impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro; dirigente scolastico dott.ssa Cristina Cascio) i quali illustreranno – precedendo la relazione – il mondo musicale del periodo in cui il compositore è stato attivo. Nel suo sito (Cfr http://www.nicolamalagugini.it/it/news/dettaglio/progetto-scontrino) scrive: «In collaborazione con la cattedra di Musicologia dell’Università di Catania, e con la professoressa Maria Rosa De Luca, stiamo portando avanti un progetto di edizione critica del Gran concerto per contrabbasso e orchestra, ancora manoscritto, che porterà alla pubblicazione delle parti e, spero, alla prima esecuzione in tempi moderni, magari con una orchestra siciliana».
A conferma dell’intento divulgativo dell’iniziativa, l’ingresso sarà libero sino a esaurimento dei posti.
L’intenso fine settimana del Centro Magma prevede per l’indomani, sabato 23 febbraio, ore 18,30, nella stessa Sala, la seconda tappa dedicata a Scontrino; questa, squisitamente musicale, attraverso un concerto anch’esso curato da Malagugini che figura anche fra i protagonisti insieme a Francesco Angelico, Laura Farneti, Simone Molino, Raffaella Suriano, Giusi Sapienza, Christian Vaccaro e Mirea Zuccaro; in questo caso il simbolico prezzo di ingresso è limitato a tre euro.
Domenica 24, infine, alle ore 18,30 – per i “Pomeriggi musicali a Gravina”, curati da Tania Cardillo – nella locale Sala delle Arti è in programma il concerto del duo composto da Simona Bonanno (violoncello) e Ketty Teriaca (pianoforte).