di Luigi Asero
Sono venticinque gli arresti che hanno svegliato la notte trapanese e fra questi ci sono nomi eclatanti, di quelli che non ti aspetti (ma dovresti) e che adesso muovono il “sonno” di tanti altri probabilmente. L’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani e coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri, colpisce le famiglie trapanesi di Cosa Nostra legate ai territori di Marsala, Paceco e Favignana (mai accaduto prima). I reati ipotizzati per gli indagati sono relativi a estorsioni, traffico di stupefacenti e controllo degli appalti nei settori dell’edilizia, dello smaltimento rifiuti e nel turismo.
In manette sono finiti Francesco e Pietro Virga, i figli di Vincenzo Virga, storico boss luogotenente del super latitante Matteo Messina Denaro. Vincenzo Virga sconta l’ergastolo per l’omicidio di Mauro Rostagno. Ma il nome eclatante (i Virga non sono nuovi al carcere anche se avevano scontato la pena precedente) è quello dell’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, già candidato (non eletto) al Senato della Repubblica nelle liste del Partito Democratico, dopo una serie di giravolte politiche che lo hanno visto prima militare nel movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, per transitare nelle file del Centro Destra sotto la guida di Nello Musumeci (dove avrebbe trovato però “poco spazio”) e approdando infine al Pd nel 2015. Per lui l’accusa è pesante: associazione mafiosa per essersi messo a “disposizione” delle famiglie mafiose trapanesi favorendole con affari (appalti) e assunzioni di persone segnalate dalle cosche.
Arrestati anche l’ex assessore comunale alle Strategie di sviluppo, alle politiche sociali e al Turismo di Trapani Ivana Inferrera (UdC), già direttrice del museo della preistoria e il marito Ninni D’Aguanno, per entrambi l’accusa sarebbe di voto di scambio, manette anche per l’ex consigliere comunale di Erice, Ninni Maltese ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Vincenzo Virga.
A Favignana è scattato il sequestro preventivo del Grand Hotel Florio (insieme ad altri interessi economici) che sarebbe finito, tramite un “referente” di fiducia, in mano proprio ai Virga. Il sequestro è stimato in circa 10 milioni di euro.
Ruggirello spesso affermava “In quasi dieci anni di attività politica sono stato al servizio del territorio”. Adesso la Procura gli chiede esattamente al servizio di chi.