GLI SVILUPPI – La storia, così come raccolta nelle fasi iniziali però potrebbe avere inquietanti sviluppi. Sembra infatti che non sia stato l’uomo a far scendere i ragazzi dal bus, come precedentemente scritto, ma il sopraggiungere di una pattuglia dei Carabinieri poi coadiuvati da pattuglie di rinforzo. L’uomo pare avesse invece legato i polsi dei ragazzi servendosi di fascette da elettricista e avesse loro sequestrato i telefonini. L’azione dell’uomo (folle?) non è andata a buon fine per la presenza di spirito di uno degli studenti che ha ben nascosto il suo telefono usandolo nella concitazione di quei minuti per chiamare aiuto, consentendo così ai militari dell’Arma di intercettare il bus lungo la provinciale 415, è stato in quel momento che l’uomo ha prima speronato la Punto dei Carabinieri per poi spargere il liquido infiammabile sulla vettura mentre i Carabinieri con azione fulminea facevano scendere i ragazzi per poi arrestarlo e trasferirlo con il 118 in ospedale a causa di lievi ustioni riportate alle mani e alle braccia.
Inoltre sembra che nel deviare il percorso dell’autobus volesse dirigersi verso l’aeroporto di Linate dove avrebbe dovuto inscenare la sua protesta. E in questa fase, secondo ragazzi e insegnanti presenti sul bus, avrebbe esclamato: “Andiamo a Linate, da qui non esce vivo nessuno. Vanno fermate le stragi nel Mediterraneo“. A suo dire in Africa le persone continuano a morire “ed è colpa di Di Maio e Salvini”
Resta un dubbio però. Avrebbe solo inscenato una protesta o piuttosto avrebbe avuto intenzione di lanciare il bus in fiamme contro la struttura aeroportuale? Fortunatamente questa rimane solo nel campo delle illazioni. Il bilancio definitivo parla di 12 ragazzi e 2 adulti ospedalizzati per lieve intossicazione da fumo. È andata diversamente, è andata bene. Ousseynou Sy nato in Senegal nel 1972 è cittadino italiano da 17 anni. Dal 2002 lavorava per le Autoguidovie di Crema.
LE PRIME NOTIZIE – Storie strane. Un senegalese con cittadinanza italiana, Ousseynou Sy, 47 anni con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, autista di linea, questa mattina ha bloccato improvvisamente l’autobus che gli era affidato e, dopo aver fatto scendere i numerosi studenti a bordo, lo ha cosparso di benzina e gli ha dato fuoco. Il fatto sulla linea tra Peschiera Borromeo e San Donato Milanese.
Mentre compiva il gesto urlava di volerla far finita per “vendicare i morti in mare”. Sul posto si sono subito recati i vigili del fuoco, la polizia locale, la Polizia di Stato che ha arrestato l’uomo, insieme a 11 unità del 118 Lombardia con l’elisoccorso. Fortunatamente tutti i passeggeri erano illesi, tranne una persona portata in codice verde al pronto soccorso a causa della fitta nube di fumo. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di San Donato.