Addio a Forza Italia. Molla anche Elisabetta Gardini

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Anche Elisabetta Gardini lascia Forza Italia e lo fa con una serie di dichiarazioni che vorrebbero forse indurre il suo fondatore, Silvio Berlusconi, a riflettere su come la sua creatura politica si è sviluppata nel tempo.
In breve la Gardini parla di decisione dolorosa ma inevitabile dopo lunga riflessione e aver constatato che “le scelte politiche del partito non sono più quelle che mi avevano spinto ad aderire, a diventare parlamentare europeo e ad accettare di esserne il capo delegazione a Strasburgo. Ringrazio il presidente Berlusconi per l’affetto e la stima che mi ha sempre dimostrato e che sinceramente ricambio. Ma l’azione politica non poggia sulla mozione degli affetti“.

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Elisabetta Gardini senza mezzi termini avvisa Berlusconi che il partito che gli viene raccontato e che lui pensa di controllare non è quello reale fatto di ben altri sotterfugi forse (benvenuta in politica verrebbe da rispondere però). E chiarisce che “Chi oggi decide le sorti del partito semplicemente vuole che le cose continuino così“.

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Per l’appena fuoriuscita forzista sarebbe assolutamente impossibile “portare un contributo. Non esiste un luogo di confronto. Buttiamo a mare il lavoro di militanti, giovani, amministratori locali, sindaci…. di tutte le persone che potrebbero riallacciare i legami con i nostri territori. Tutto questo ha portato Forza Italia lontano dalla sua missione. Non c’è più coerenza tra la ragione sociale per cui è nata e quello che è diventata. Nel mio lavoro di capo gruppo al Parlamento Europeo ho cercato di tenere la barra dritta, battendomi per una partecipazione convinta e leale, ma cercando sempre una adesione critica e lucida, mai connivente con persone e forze che all’interno dell’Unione tentassero di mortificare la forza e il ruolo del nostro Paese, che dell’Unione è un fondatore. Quella linea di azione non c’è più, sostituita da una accettazione acritica e supina di decisioni prese da altri, in altre capitali europee, spesso senza consultare, e addirittura contro, l’Italia. Non ci sto, e con dispiacere ma con altrettanta convinzione vado via

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