di Monica Romano
La passione è vita, e la vita è follia: una follia mossa dalla passione. Una passione che rende vivi, una passione, però che rende anche ciechi! Ciechi d’amore, e la cecità è totalizzante. L’amore è totalizzante, prende ogni parte di te, della tua anima, ti travolge completamente. Io sono particolarmente innamorata della Carmen, mi ha confessato Cecilia Guzzardi, direttrice del Centro Studio Danza e curatrice di questo spettacolo in ogni suo singolo particolare, perché credo che la sua storia contenga dei significati profondi… in riferimento ai nostri comportamenti che a volte umanamente non riusciamo a controllare… ma il forte coinvolgimento di un amore a volte ti accompagna per tutta la vita. L’amore avvolge nel modo più bello, ma anche in quello più atroce. Rosa e coltello. Rosa e coltello in mano a Don Josè. Rosa e coltello, per quanto lontani, si avvicinano, si annusano, si intrecciano sino a divenire l’uno la conseguenza dell’altra!
Passione e morte. L’inizio e la fine di una storia di passione e morte tra Carmen, zingara dalla bellezza strana e selvaggia, seducente e spregiudicata e Don José, brigadiere in carriera stregato d’amore e coinvolto da lei in una vita di furti e delitti. Conflitto irrisolto tra amore e morte. Follia di un uomo che rincorre l’immagine di una moglie fedele e ritrova l’amante senza scrupoli, sdoppiato in sé stesso dal suo amore senza riserve fino a perdere la sua anima, vede sdoppiarsi nella sua mente sconvolta da crimini e passione, anche l’immagine che si dibatte tra la sua amata e colei che diverrà la sua vittima.
Direttamente ispirato dal libro di Merimèe, il lavoro coreografico si svolge all’interno di una visione teatrale in cui è l’immaginario del protagonista Don José a fare da guida alla successione dei quadri che man mano dipanano una storia appassionante e piena di intense emozioni.
La passione non manca. La passione di Don José guida la storia, ad aver guidato lo spettacolo la passione per la danza. Passione di Cecilia Guzzardi che ha ideato lo spettacolo, passione di ognuno dei personaggi, dei ballerini in scena, che sta mettendo anima e corpo in questo spettacolo. Una passione e una cura, una professionalità che è difficile trovare oggigiorno.
Vi invitiamo a non perderla: il 5 maggio al teatro Metropolitan, ore 18!