Ospite speciale dell’evento oggi, giornata conclusiva della tre giorni,
Pif che ha presentato il suo libro, “Che Dio perdona tutti”
di Anna Studiale
Giunta alla sua quarta edizione “La via dei librai”, iniziata venerdì 26 aprile e conclusasi oggi, è una manifestazione che ha visto protagoniste, anche quest’anno nella speciale ricorrenza della “Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore”, le strade del cuore della Palermo Arabo Normanna, accompagnando il percorso di ricrescita e rivalutazione che negli ultimi tempi ha visto come protagonista corso Vittorio Emanuele e la Cattedrale, suo polmone nevralgico. Si tratta di una manifestazione che, anche quest’anno, ha rappresentato la porta della primavera culturale di Palermo inquadrandosi, assieme a “Una marina di libri”, al “Festival delle letterature migranti”, a “Illustramente”, all’interno di un percorso culturale di crescita e sensibilizzazione al valore del libro come importante veicolo di conoscenza, civiltà e sapere.
Organizzata dall’ “Associazione Cassaro Alto”, da “Ballarò significa Palermo” e dal “Comune di Palermo” ha confermato anche per questa quarta edizione il suo trend di crescita con i suoi 55 stand (in rappresentanza di altrettante case editrici) e tre isole letterarie: Isola Vincenzo Consolo (sul Piano della Cattedrale), Isola Salvatore Quasimodo (in via Collegio di Giusino), Isola Leonardo Sciascia (in Piazza Bologni). Un ricco programma per una manifestazione che ha destato nel corso degli anni un vivo interesse da parte di un pubblico sempre più eterogeneo e multiculturale oltre che la presenza del vasto e variegato mondo dell’editoria palermitana e non solo che ha animato Corso Vittorio Emanuele con numerosi stand in cui, oltre alla possibilità di promuovere ed acquistare libri, si è allargato ad ospitare numerosi dibattiti e presentazioni di nuove opere riempiendo, pertanto, la tre giorni di una speciale atmosfera di calore e osmosi culturale.
«L’ “Associazione Cassaro Alto” ha saputo innescare un circolo virtuoso fra il riconoscimento di Palermo Arabo Normanna inserita nella World Heritage List Unesco e il patrimonio culturale di una via che è stata da sempre custode dell’arte libraia e del sapere», afferma il sindaco Leoluca Orlando aggiungendo, “il Cassaro e i librai hanno accompagnato ed accompagnano, hanno rafforzato e rafforzano il contemporaneo cambiamento culturale dell’intera città accrescendo vivibilità ed attrattività anche internazionale”. Tema scelto dal “Comitato Scientifico” per questa quarta edizione è stato “La città dei saperi”, una scelta non casuale come si evince dalle parole della Presidente dell’associazione organizzatrice, Giovanna Analdi: “Il Cassaro alto è un luogo ricco di saperi e ciò è testimoniato non solo dalla presenza di importanti istituzioni culturali come la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, le scuole ma anche un tessuto artigianale e commerciale che costituisce un vero e proprio tesoro di saperi, sapientemente tramandato, in alcuni casi da padre in figlio”.
Tra gli eventi molto atteso quello di oggi, giornata conclusiva, che ha visto protagonista Pif che, intervistato dalla giornalista Elvira Terranova, ha presentato il suo ultimo libro, “Che Dio perdona tutti”. Un momento molto intenso scandito da battute riguardanti alcuni passaggi del libro che presto, da ciò che ha raccontato lo stesso autore, diventerà film, e acuta ironia sull’attualità politica italiana, tematica alla quale l’attore e regista palermitano non si è mai sottratto facendosi testimone di valori importanti tra quali il senso di appartenenza alla patria e il valore della bandiera al di sopra di ogni connotazione politica e partitica oltre che il valore della libertà segnato dalla lotta alle mafie ed ai crimini organizzati. Importante presenza all’evento anche quella del primo cittadino, Leoluca Orlando che è intervenuto nell’incontro finale in cui il centro è stato il cinema, arte molto intimamente legata al mondo della letteratura. A parlare del presente del cinema palermitano Ivan Scinardo, direttore della sede Sicilia del “Centro Sperimentale di Cinematografia-Scuola nazionale di cinema”.
Molto suggestivo anche il documentario, “Prospettiva Ballarò”, proiettato la sera di sabato sempre sul Piano della Cattedrale, con l’attenta regia di Salvo Cuccia che ha introdotto il pubblico in un vero viaggio all’interno dei colori e suoni del quartiere dell’Albergheria teatro la scorsa estate di un progetto, “Cartoline da Ballarò” che ha visto diversi artisti cimentarsi in dei murales particolarmente suggestivi che hanno restituito bellezza ad alcuni stabili del quartiere, strappandoli al degrado.
Interessanti le voci di coloro che sono stati i protagonisti della manifestazione, quelle degli editori ed operatori culturali, tra le quali ne abbiamo selezionato alcune.
Ottavio Navarra (Navarra editore): «Si tratta di una rassegna che si sta consolidando nel tempo sia dal punto di vista della qualità dell’organizzazione oltre che della partecipazione che è molto consistente. Segnala, inoltre, la vivacità di Palermo nel mondo del libro e, insieme ad “Una marina di libri”, si candida ad essere un grande momento del mondo culturale siciliano. Queste giornate segnalano, inoltre, una speciale vivacità dell’area del centro di Palermo, una zona molto vissuta sia da parte dei palermitani ma anche da parte di un flusso turistico di qualità e con un livello culturale medio alto. La Sicilia, tuttavia, non è una terra facile per i libri, da un punto di vista editoriale continuiamo a registrare una percentuale di lettori molto bassa rispetto alla media europea, ma Palermo si segnala per una certa vivacità negli ultimi anni con un crescendo non solo di gente che scrive ma anche di gente che legge e questo è da buon auspicio per la nostra crescita culturale oltre che economica”.
Ivana e Mariela Peritore (Arkadia Editore)
“La nostra speranza è che manifestazioni del genere possano avvicinare la gente alla lettura; la Sicilia è una regione che, ancora oggi, conta tantissimi scrittori ma pochi lettori. Il libro oggi mantiene il suo fascino meraviglioso nonostante la grande diffusione del digitale, uno dei buoni motivi che ci porta a sostenere il libro cartaceo. Pensiamo, infatti, che tutto ciò che è su un supporto digitale sia liquido, evanescente, mentre il supporto cartaceo rimane a piena memoria. La nostra è la prima volta a questa manifestazione e ci aspettiamo tanta gente e tanti interessi, qui si promuovono non solo i libri ma tutto il centro storico col percorso Arabo Normanno; possiamo parlare di una vera rinascita culturale di Palermo della quale ci sentiamo protagoniste.”
Dafne Munro (Edizioni Urban Apnea)
“Noi siamo una casa editrice sia digitale che cartacea, tutto quello che noi mettiamo sul sito è scaricabile gratuitamente. Nel nostro catalogo abbiamo sia autori viventi contemporanei, italiani e stranieri, autori a diritto scaduto, classici ma non solo. Abbiamo anche lanciato una collana musicale costituita da recensioni musicali con un registro narrativo molto descrittivo oltre ad aver pubblicato una piccola antologia di cento autori palermitani che hanno scritto un micro racconto di una pagina legato ad un disco della loro memoria, alcuni veramente straordinari con una loro dignità letteraria. Notiamo che Palermo sta crescendo molto a livello culturale e si tratta di un trend positivo anche se vi sono molte più persone che scrivono rispetto a quelle che leggono. Siamo degli editori che cercano nuovi talenti, persone che scrivono e che abbiamo un loro registro narrativo personale e su di loro puntiamo molto.”
Vogliamo concludere questo “viaggio” ne “La via dei librai” con un pensiero del grande intellettuale, Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”.