Si vota per le elezioni politiche nazionali in Spagna, 37 milioni di elettori chiamati a eleggere 350 deputati e 208 senatori. Corrono per i seggi oltre al partito socialista del premier Pedro Sanchez (dato per favorito), anche il leader di Podemos Pablo Iglesias, l’estrema destra di Vox e i nazionalisti baschi e catalani.
Le urne sono aperte dalle 9 del mattino e chiuderanno alle 20, ma già alle 14 ha votato il 41,49% degli aventi diritto con un incremento record pari al 4,6% rispetto al 2016, la regione catalana segna addirittura un +11,2%.
La corsa al voto, incitata dallo stesso primo ministro, serve a limitare l’avanzata della destra e il 26% di indecisi fa pensare però che si possa rivelare un boomerang contro l’attuale maggioranza socialista. Infatti leader di Vox è il 43enne Santiago Abascal e il previsto buon risultato del suo partito di estrema destra, forte del recente successo alle elezioni regionali ad Andalusia, potrebbe frammentare ulteriormente il parlamento, complicando la formazione del futuro governo.