Sea Watch 3 entrata a Lampedusa: è caos

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La Sea Watch 3 è ferma in attesa di autorizzazione allo sbarco nelle acque lampedusane, a bordo 42 migranti. Giornata convulsa quella di oggi con la comandante Carola Rackete che annuncia via Twitter “Basta siamo entrati” e le autorità italiane che negano l’attracco. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha raggiunto la nave in acque territoriali ma la Ong non si è fermata all’alt dirigendosi verso Lampedusa.

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Intanto è braccio di ferro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’Olanda che finora non ha dato risposta a una lettera sulla questione Sea Watch 3 che batte proprio bandiera olandese, il governo dei Paesi Bassi ha fatto sapere che entro domani dovrebbe arrivare una risposta e Salvini si dice “incredulo per il disinteresse” mostrato. In ogni caso non cede e punta il dito anche contro la Germania, l’equipaggio è infatti tedesco. Durante una conferenza stampa al Viminale aveva precisato: “Se qualcuno stasera non si ferma alla paletta dei carabinieri viene arrestato, mi domando perché non ci sia identico intervento da parte di chi di dovere nei confronti di chi è reiteratamente al di fuori della legge. È come uno che non si ferma al blocco stradale

Duro anche il commento dell’altro vicepremier Luigi Di Maio: “Siamo diventati ormai il palcoscenico del Mediterraneo. Come mai la Sea Watch neanche prova più ad avvicinarsi alle coste maltesi o alle coste greche? Semplice, a Malta come in Grecia non fa notizia. La Sea Watch si fa pubblicità e raccoglie più fondi per carburante, viveri e riparazioni, così può ripartire”.

Intanto il sindaco di Lampedusa, appena ieri aveva dichiarato all’agenzia Adnkronos: “Stanotte sono sbarcate otto persone e non c’ stato alcun porto chiuso. Come anche nei giorni precedenti. Poi, per 42 migranti che per 17 giorni stanno sulla nave, si sta scatenando il finimondo anche con implicazioni internazionali. Insomma, una sceneggiata di pessimo gusto“. A Lampedusa al porto oggi si è raccolta una folla di persone contro lo sbarco della Sea Watch 3. Ma questo pochi, o meglio nessun, media nazionale lo ha detto.

La comandante rischia l’arresto e una pena fino a 15 anni, la Ong rischia il sequestro del mezzo e una multa fino a 50.000 euro. La stessa Ong ha già iniziato una raccolta fondi e forse incasserà ben più della multa stessa.

 

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