Sono stati arrestati a Gela gli imprenditori Franco e Totò Luca e il figlio di quest’ultimo, Rocco. Per loro l’accusa sarebbe di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le indagini condotte dal GICO della Guardia di Finanza di Caltanissetta e coordinate dalla DDA avrebbero riciclato denaro del clan mafioso Rinzivillo. A Gela gestiscono una famosa concessionaria auto e diverse aziende operanti nel settore edile. Altre misure cautelari sono state disposte a carico di altri soggetti coinvolti nella gestione di alcune imprese riconducibili alla famiglia Luca..
Anche un Primo Dirigente della Polizia di Stato prima in servizio a Gela e poi a Caltanissetta e Agrigento sarebbe indagato per corruzione, accesso abusivo a dati informatici e rivelazione di segreto d’ufficio.
L’indagine, durata cinque anni parte dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e avrebbe dimostrato come parte dei capitali provenienti dalle attività criminali della famiglia Rinzivillo sono stati investiti in modo organico e stabile nelle aziende della famiglia Luca, permettendo così una compenetrazione dell’economia mafiosa con quella legale. Altri contatti sarebbero stati stabiliti negli anni anche con tre clan mafiosi catanesi: Carateddi, Carcagnusi (Mazzei) e Santapaola.
Intanto è stato disposto il sequestro di beni mobili e immobili per un ammontare di circa 63 milioni di euro, fra questi le aziende: Lucauto s.r.l., Car Luca s.r.l., Terranova Immobiliare s.r.l., Immobilluca s.r.l., Luca Immobiliare S.r.l, Luca Costruzioni s.r.l., Mirto S.r.l..