Una giornata pesantissima quella di oggi per la Sicilia intera. Le fiamme già da ieri hanno devastato il territorio e messo in pericolo molte vite. Il gran lavoro dei Vigili del Fuoco coadiuvati da Forestale e Forze dell’Ordine e 118 ha evitato il peggio.
Dell’incendio alla Plaia di Catania abbiamo già parlato in altro pezzo, ma non è stato il solo a creare forte apprensione nella popolazione. La giornata di scirocco ha infatti messo in ginocchio buona parte dell’Isola. Immancabile il ruolo dei piromani, a volte dei disattenti. Ma certo l’incuria umana, i troppi tratti boschivi incolti hanno certo dato una mano a questo Inferno che -come ogni anno- prima o poi accade. Oggi le strade siciliane sono state solcate da canadair ed elicotteri antincendio che si sono fatti strada in un cielo a volte denso di fumo.
Come appunto già spiegato la situazione a Catania è stata molto grave, ha fatto temere il peggio. Le fiamme hanno devastato alla Plaia come a Belpasso o a Ognina. Tanti gli incendi “minori” ma non per questo meno rischiosi, fra questi sterpaglie ai lati dell’autostrada Catania-Messina dopo il casello di Acireale e nei quartieri catanesi di Cibali, Nesima e Trappeto Nord. Tanti gli intossicati (fra cui un Vigile del Fuoco) curati nei Pronto Soccorso catanesi. Tante le sirene in giro per la città con soccorritori a loro volta stremati dal caldo e dal fumo che hanno in qualche maniera anch’essi inalato.
Un altro violento incendio, sempre nel pomeriggio ha interessato la SS 114 “Orientale Sicula” poi bloccata in direzione Sud ad Augusta a causa delle fiamme che ormai rasentavano la strada stessa e mentre si combattevano le fiamme nuovi focolai divampavano nel siracusano. Anche lì diversi bagnanti sono stati evacuati via mare.
Si è sfiorato il disastro nella notte al villaggio Calampiso (Palermo) e a San Vito Lo Capo (Trapani) dove si è resa necessaria l’evacuazione di 750 persone, per farlo si è fatto ricorso anche a imbarcazioni private. Un imponente rogo ha minacciato alcuni immobili in contrada Cavaro ad Alia, sempre nel palermitano, il vento ha poi fatto spostare il rogo in direzione di Valledolmo. Altro rogo a Monreale, anche questo in prossimità di abitazioni. E poi sulla montagna sopra la discarica di Bellolampo, in questo caso ha dato supporto anche un elicottero della Marina Militare.
Intanto i Carabinieri a Siracusa hanno denunciato un 65 enne intento a dar fuoco a diverse sterpaglie. Gli incendi sono stati spenti sul nascere, l’uomo che aveva con sé circa tre litri di benzina è stato denunciato.
La Sicilia ha rischiato di bruciare, il vento caldo è stato certamente un volano per le fiamme, ma l’inciviltà e l’arroganza di certi personaggi sono le vere fiamme dell’Inferno siciliano.