di Giuseppe Proiti
“Stiamo educando una gioventù all’odio, stiamo perdendo la misura, il peso della parola. Le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole e bisogna pesare ogni parola che si dice per far cessare questo vento dell’odio. Da quando non vedo più, tutto mi è più chiaro. In questo momento storico è una fortuna esser ciechi. Voglio morire con la speranza che si possa vivere in un mondo di pace. Il futuro è nelle mani dei giovani. Non disilludetemi.”
(Andrea Camilleri)
È con queste parole, dense di significato, che il giovane attore Angelo Maria Sferrazza ha aperto la seconda serata di “Notti Clandestine”, il Festival di musica, cinema e teatro che si svolge a Piano Barlaci di Termini Imerese dal 19 al 24 agosto, diretto da Rocco Mortelliti e organizzato da Roberto Tedesco e Totò Scaccia.
“Sono doppiamente onorato di essere qui questa sera – dichiara l’attore – innanzitutto perché sono stato invitato da Rocco e Roberto e in secondo luogo in quanto agrigentino. Mi lega un sentimento forte alla mia Terra. Per me leggere le frasi che ci ha lasciato in eredità il sommo Andrea Camilleri è sempre una grande emozione che mi riempie di responsabilità e speranza. In tempi così difficili, come ci ricorda Papa Francesco, l’unica cosa che i giovani non devono farsi rubare è proprio l’ottimismo, la fiducia nel domani.”