Sospeso dal Tar il decreto Sicurezza la Open Arms procede verso Lampedusa mentre si accentua lo scontro fra il ministro della Difesa Trenta e il ministro degli Interni Salvini. Elisabetta Trenta infatti non firma il divieto d’ingresso in acque italiane voluto da Salvini.
La Trenta giustifica con queste parole la sua scelta: “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato“, dal suo canto il ministro Salvini risponde: “scelta che non sorprende, visto che la titolare della Difesa ha ordinato alle navi della Marina Militare di scortare verso il nostro Paese l’imbarcazione spagnola […] Umanità non significa aiutare trafficanti e ong. Per me umanità significa investire seriamente in Africa e non certo aprire i porti italiani“.
A margine, ma non troppo, di tutto ciò appare evidente come la scelta della ministra sia un nuovo braccio di ferro tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Prove di nuovi improbabili governi con maggioranze mai votate per evitare quel ritorno a casa che, per molti, significa un addio definitivo alla politica attiva.