Alle prossime elezioni regionali in Umbria, anticipate a seguito delle dimissioni per lo scandalo tangenti sulla sanità, i due alleati di Governo (nazionale) “correranno” insieme a sostegno di una lista civica, presentando così, nei fatti, un candidato unico alla Presidenza.
Secondo il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, “Per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni, secondo me c’è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi. Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso. Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in consiglio regionale con i propri gruppi.
A questo giro non può risolversi tutto con una campagna elettorale in cui ci si lancia accuse reciproche su chi ha fatto peggio. Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto, un patto civico, che veda un candidato presidente fuori dalle appartenenze partitiche e che possa mettere al centro un programma innovativo, di punti veri e realizzabili. Un programma che possa ispirare serietà, fiducia e competenza. Credo sia ora di dare una sterzata e cambiare del tutto le persone chiamate a gestire questa Regione.“
Parole cui indirettamente risponde l’ex alleato Matteo Salvini: “Di Maio è evidentemente disperato supplica il Pd per evitare che M5S possa sparire anche in quella regione. Fortunatamente i cittadini umbri potranno votare, a differenza degli altri Italiani, e quindi chi ha preferito la poltrona alla dignità ha le ore contate“.