A Lampedusa si continua a cercare i dispersi

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Sono riprese questa mattina le ricerche dei dispersi del naufragio al largo di Lampedusa avvenuto nella notte tra domenica e lunedì e costato la vita finora a 13 donne. Un elicottero della Guardia Costiera sorvola la zona della tragedia per cercare eventuali superstiti. Sono almeno 15 le persone disperse tra cui 4 bambini di cui uno di 8 mesi e un altro di 2 anni. È quanto dicono gli inquirenti che hanno ascoltato ieri i 22 superstiti che si trovano all’hotspot di Lampedusa. Al momento non ci sono mezzi navali a causa del maltempo. Le condizioni meteo sono in netto peggioramento.
Le tredici salme lasceranno oggi l’isola a bordo di un aereo militare. Questa mattina le bare verranno benedette dal cardinale Francesco Montenegro. Su 13 vittime solo 5 persone sono state identificate: sono tutte di nazionalità subsahariana.

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A coordinare l’inchiesta, per naufragio e omicidio plurimo aggravato, è il Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella. Per tutta la giornata di ieri gli investigatori della Squadra mobile di Agrigento hanno interrogato i superstiti.

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Sarebbe annegato nel naufragio lo scafista, probabilmente tunisino. “Stiamo approfondendo ma secondo le prime testimonianze sembra che lo scafista sia morto. Ora stiamo cercando eventuali complici tra la Tunisia e la Libia“. Gli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento hanno acquisito anche delle immagini dai telefonini dei superstiti, soprattutto tunisini. Dai video si vedrebbe anche lo scafista, che poi sarebbe annegato nel naufragio.

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