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Il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi si sarebbe fatto esplodere per evitare la cattura nel corso di un raid delle truppe Usa nella Siria nord-occidentale. Lo riferiscono diversi media americani citando fonti del Dipartimento della Difesa di Washington.
Secondo quanto rende noto la Cnn, sono in corso test del Dna e biometrici per verificare la morte del leader dell’Isis. La Cnn cita un funzionario del dipartimento della Difesa Usa secondo il quale al-Baghdadi si sarebbe fatto esplodere utilizzando un giubbotto carico di esplosivo per non farsi catturare. Sempre le stesse fonti riferiscono che il nascondiglio del leader dell’Isis sarebbe stato localizzato grazie all’aiuto della Cia.
Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale irachena Ina, al-Baghdadi è stato ucciso nella provincia nord-occidentale di Idlib. L’Ina cita una fonte di intelligence senza nome secondo la quale anche altri leader iracheni dell’organizzazione terroristica sarebbero stati uccisi.
La Casa Bianca ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump farà “una dichiarazione importante” domenica mattina alle 9 (le 14 ora italiana), ma non ha fornito ulteriori dettagli. L’annuncio è arrivato subito dopo che Trump ha twittato: “È appena successo qualcosa di molto grande!”, riferendosi probabilmente al raid americano in Siria che avrebbe portato alla morte del leader dell’Isis.
Gli Stati Uniti avevano offerto un premio di 25 milioni di dollari per informazioni che avrebbero potuto portare ad al-Baghdadi il quale, lo scorso aprile, è apparso in un video. Nel corso degli anni ci sono state molte rivendicazioni sulla sua morte che però sono sempre state smentite.