L’autopsia eseguita ieri sul corpo di Giuseppe Lucifora, cuoco modicano di 57 anni ha tolto ogni dubbio agli investigatori, già orientati dopo il ritrovamento in casa del cadavere per l’ipotesi dell’omicidio. Lucifora, secondo l’esame autoptico è stato infatti prima picchiato selvaggiamente e poi strangolato, l’asfissia ne avrebbe causato la morte.
I Carabinieri coordinati dal Sostituto Procuratore Francesco Riccio stanno analizzando ogni particolare sulla vita della vittima e i suoi movimenti nelle ultime ore prima dell’assassinio. Lucifora abitava da solo al terzo piano di una palazzina, era cuoco all’ospedale di Modica ed era noto sia per essere uno dei membri dell’Associazione dei Portatori della statua di San Giorno, Santo Patrono della cittadina sia perché indossando abiti tradizionali vendeva cedri alle feste religiose.
Alla scoperta del cadavere si è arrivati perché proprio la sera in cui è stato ritrovato il cadavere aveva preso l’impegno di occuparsi di un servizio di catering così i clienti, non vedendolo arrivare, hanno contattato alcuni familiari che temendo un malore hanno così chiesto aiuto ai Vigili del Fuoco. Entrati forzosamente nell’appartamento l’uomo era riverso in terra, semi vestito. Nella porta non erano presenti segni di effrazione, particolare che induce a pensare che potesse conoscere il suo assassino.