Non è stato un incidente quello accaduto stanotte a Quargneto. All’interno della cascina abbandonata erano posizionate una serie di bombole di gas appositamente innescate perché accadesse l’esplosione che ha causato la strage di Vigili del Fuoco. Ignoti i motivi del gesto sul quale adesso indagano gli inquirenti. Di certo c’è che a un primo incendio nel locale sono intervenuti i pompieri per lo spegnimento delle fiamme e una volta entrati nei locali si è verificata la tremenda esplosione a catena delle bombole di gas lasciate innescate da ignoti. Fra le macerie sono stati ritrovati inneschi e timer. Le esplosioni erano programmate per agire non simultaneamente ma in momenti diversi e questo fa pensare all’ipotesi attentato.
Tre Vigili del Fuoco sono morti a seguito di un’esplosione in una cascina abbandonata a Quargneto, in provincia di Alessandria. I vigili del fuoco sarebbero intervenuti dopo una prima deflagrazione (che secondo gli investigatori potrebbe essere stata dolosa) che aveva fatto crollare parte dell’edificio. Mentre i soccorritori erano a lavoro si sarebbe però verificata una seconda esplosione, che li ha investiti. Un pompiere, inizialmente dato per disperso, è stato recuperato ormai senza vita, dopo alcune ore, sotto le macerie. Ferito anche un Carabiniere.
Le tre vittime delle esplosioni sono i vigili del fuoco esperti Matteo Gastaldo e Marco Triches e il vigile del fuoco Antonino Candido. I feriti sono il caposquadra dei vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile del fuoco Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo. La terribile esplosione intorno alle due della notte scorsa.