Dopo essere rientrati nella loro città d’origine, Messina, avevano ripreso il controllo del territorio dedicandosi a quegli affari illegali di cui avevano promesso pentimento: traffico di droga ed estorsioni. Cinque ex pentiti sono stati pertanto arrestati dalla Polizia di Stato a seguito di un’inchiesta coordinata dalla DDA della città dello Stretto. Quattordici le misure cautelari emesse (13 in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettanti soggetti che disponevano inoltre di numerose armi.
Gli arrestati sono i cinque ex pentiti: Nicola Galletta, Pasquale Pietropaolo, Salvatore Bonaffini, Gaetano Barbera e Antonino Stracuzzi (quest’ultimo arrestato per il “solo” reato di detenzione di armi aggravato dall’appartenenza ad associazione mafiosa). Con loro sono finiti in carcere Cosimo Maceli, factotum di Galletta, e Vincenzo Barbera, fratello di Gaetano Barbera.
Galletta, pentito, aveva finito la detenzione domiciliare dopo che era stato condannato all’ergastolo quale sicario di Letterio Rizzo e la pena era stata ridotta poi a 18 anni. Rizzo fu ucciso nel corso della guerra interna al clan di Giostra cui entrambi appartenevano. Adesso per gli ex pentiti arrestati si prospetta, oltre il giudizio per i nuovi reati commessi, la revisione dei processi nei quali avevano ottenuto ingenti benefici grazie alla loro collaborazione.