Via libera dall’Aula del Senato al processo a Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Palazzo Madama ha respinto l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia, che chiedeva il voto per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunità, accogliendo la richiesta di autorizzazione a procedere presentata del Tribunale dei ministri di Catania. L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona aggravato, relativamente alla vicenda dei 131 migranti bloccati lo scorso luglio al largo di Augusta sulla nave della Guardia costiera.
“Da tanti anni noto come il Parlamento stia scappando dalle proprie responsabilità. Un po’ ci vergogniamo di essere parlamentari. Su certe materie sensibili, come la procreazione assistita o il fine vita, nessuno vuole legiferare. Abbiamo paura e stiamo scappando dalla nostre funzioni”. Così in aula la senatrice della Lega Giulia Bongiorno in un intervento molto applaudito dal centrodestra e che ha rotto per 10 minuti il clima ovattato con cui l’aula di Palazzo Madama sta seguendo il dibattito. Le argomentazioni dell’ avvocato Bongiorno sono andate oltre il caso Gregoretti, interrogandosi sul rispetto del mandato parlamentare. ”Non dovete votare – ha detto ancora rivolgendosi ai banchi del Pd – esprimendo un parere sulla politica del governo sull’immigrazione, ma se l’interesse pubblico è stato salvaguardato o meno. Allora bisogna avere il coraggio di dire no all’autorizzazione. La legge sceglie noi come giudici. Il Parlamento non può scappare dalle proprie responsabilità, non ci vergognamo di essere parlamentari o di dire no. Stiamo scappando dalle nostre funzioni, noi stiamo svuotando di valore la nostra funzione”. “Ho paura della nostra paura – ha continuato la senatrice della Lega tra gli applausi – ho paura del fatto che noi stiamo arretrando. Basta inseguire il M5s o le Sardine, cerchiamo di essere orgogliosi del nostro ruolo e ricordiamo che, storicamente, quando si crea un vuoto per la crisi di un potere, quel vuoto viene colmato dal quel potere che avrebbe il compito di bilanciarlo”. (Adnkronos)