Due assassinati e un ferito gravissimo alla Piana di Catania. Arrestato un uomo che avrebbe sparato con un fucile

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C’è un collegamento tra il ferimento del 36 enne Gregorio Signorelli, colpito all’addome e ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Garibaldi di Catania e il ritrovamento dei cadaveri di Massimo Casella di 47 anni e Agatino Saraniti di 19. I fatti di sangue si sarebbero svolti nelle campagne intorno a Lentini in contrada Xirumi.

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A trovare i corpi dei due uomini uccisi i parenti delle due vittime allarmati dalla scorsa notte per il loro mancato rientro. I corpi, riversi in terra, erano a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. A sparare sarebbe stato in tutti e tre i casi lo stesso fucile, per cui gli inquirenti si dicono convinti che ci sia un solo killer dietro il duplice omicidio e il tentato omicidio dell’uomo ricoverato. Non si può escludere un collegamento con la criminalità organizzata per quanto appare anomalo l’utilizzo di un solo fucile per cercare di uccidere tre persone. Il ferito avrebbe precedenti penali per reati contro il patrimonio e potrebbero esserci contrasti nel settore agrumicolo alla base del gravissimo fatto di sangue.

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AGGIORNAMENTO 11/02/2020 – Come pubblicato dal quotidiano Live Sicilia, a firma di Laura Distefano, la Procura di Siracusa nella notte ha disposto il fermo di Giuseppe Sallemi, 42 anni, guardiano del fondo. Sarebbe lui ad aver ucciso Casella e Saraniti, ferendo gravemente Signorelli, tutti e tre provenienti dal quartiere catanese di Librino per razziare la produzione di arance.

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