Aggiornamento 12/03 h15.30 – Tutti in ritardo, tutti in errore – ovviamente anche noi – nell’interpretare le “cose che non tornano”? Si sospendono esercitazioni militari
di Salvo Barbagallo
Coronavirus: Italia già quasi in situazione di coprifuoco, l’intero territorio nazionale in una sorta di quarantena “responsabile” (al momento) affidata ai cittadini, invitati a non uscire dalle proprie abitazioni e per chi dovesse contravvenire alle prime misure di cautela previste sanzioni sino all’arresto. Europa con tanti focolai e vittime un po’ dappertutto: una situazione che tende ad aggravarsi ogni giorno che passa. E pur tuttavia in queste condizioni di assoluta precarietà c’è chi pensa ad animare giochi di guerra con dispendio di ingenti forze umane e di mezzi.
A quanto pare è, infatti, iniziata in Europa l’esercitazione militare più massiccia che si sia realizzata dopo la seconda guerra mondiale: è stata denominata “Defender Europe 20” e vede la partecipazione di 18 Stati europei, tra i quali Regno Unito, Polonia, Germania, Italia e i Paesi Baltici, e viene effettuata in Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia.
Come scrive oggi Eugenio Palazzini su “Il Primato Nazionale” Al di là delle fantasiose ipotesi e dei soliti complottismi campati in aria che dipingono scenari da terza guerra mondiale, per capire meglio i motivi di questa “strana” operazione è utile prendere in considerazione il comunicato diffuso dalla U.S. Army Europe. Secondo l’esercito americano Defender Europe è un “credibile dispiegamento di forze” che fungerà da banco di prova sia “per gli Stati Uniti che per i Paesi europei”. I soldati americani “si spargeranno quindi in tutta la regione (europea, ndr)” per svolgere “esercitazioni condivise, che metteranno in condivisione lo stesso scenario” e avranno “un comando missione coordinato” e potranno contare su “sostegno reciproco” nonché “sistemi di comunicazione in comune”. Ed è sempre Palazzini che si pone l’interrogativo Cosa vengono a fare in Europa tutti questi soldati americani? spiegando che il primo gruppo di militari è già arrivato al porto di Bremerhaven in Germania e la US Army Europe ha fatto sapere che le truppe “si spargeranno nella regione europea” al fine di “proteggere l’Europa da qualsiasi potenziale minaccia”.
Ieri sul nostro giornale anche noi ci ponevamo la legittima domanda : “(…) ma questi militari americani sono immuni al letale Coronavirus? E ciò accade mentre in diversi Stati a stelle strisce proprio per il letale morbo è dichiarato lo stato d’emergenza, e mentre le principali Compagnie aeree USA hanno sospeso i collegamenti con l’Italia. Qualcosa, dunque, non torna (…).
Ma c’è ancor di più che è passato (forse) inosservato. Mentre si è avviata la “Defender Europe 20”, un’altra operazione in grande stile è in atto, come riporta “Difesa online”: ieri (9 marzo) è ufficialmente iniziata la Red Flag 2020-02, una delle esercitazioni aeree più complesse e realistiche organizzate a livello internazionale che vede coinvolte presso la base americana di Nellis anche le forze aeree statunitensi, spagnole e tedesche. Per la prima volta dal 1989, l’Aeronautica Militare partecipa con ben tre tipologie di velivoli: gli Eurofighter del 4°, 36° e 37° Stormo, alla loro seconda Red Flag dopo quella del 2016; il CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo di Pratica di Mare e gli F-35 del 32° Stormo di Amendola, entrambi alla prima presenza in questo particolare scenario addestrativo (…).
E non poteva mancare la ciliegina sulla torta con ingredienti strani. Come pubblica stamane (10 marzo) “Sputnik Italia” Gli Stati Uniti hanno dispiegato bombardieri Stealth strategici B-2 Spirit in Europa, ha dichiarato il comando europeo degli Stati Uniti in un comunicato stampa. I bombardieri, il cui numero non è stato specificato, lunedì sono arrivati da una base aerea in Missouri nelle isole Azzorre portoghesi. Prenderanno parte a delle esercitazione. Durante il volo sull’Atlantico, i bombardieri hanno fatto rifornimento in volo con l’aiuto di un aereo cisterna Extender KC-10 (…).
Concludiamo senza dare risposta agli interrogativi che razionalmente ci si pone, con la riflessione espressa da “Il Primato Nazionale”: Mezza Italia in quarantena, massimi controlli in entrata e in uscita dalle zone rosse non solo italiane, eventi di ogni tipo bloccati, cittadini chiamati a rispettare stringenti misure governative per evitare il contagio. Nonostante questa inevitabile paralisi causata dalla diffusione del coronavirus, in Europa sbarcano circa 30 mila soldati americani…
A nostro avviso, come già detto, qualcosa non torna.