Aumentano i contagi, i casi positivi sono infatti 213 (25 in più rispetto a ieri) ma resta al momento stabile il numero di decessi (due). I tamponi validati sono a oggi (la situazione è quella comunicata dall’Assessorato alla Salute a mezzogiorno) sono 2.653, di questi 213 quelli inviati perché positivi all’Istituto Superiore di Sanità.
Otto i pazienti sinora guariti, mentre 95 pazienti sono ricoverati presso le varie strutture ospedaliere isolane. Catania la città con il maggior numero di ricoveri, 42; gli altri sono così suddivisi: Palermo 18, Messina 10, Siracusa 8, Trapani 6, Enna 4, Caltanissetta 3, Agrigento 2, Ragusa 2. Venti di questi pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Altri 108 pazienti si trovano in isolamento domiciliare.
Intanto come fermamente richiesto dal governatore siciliano Nello Musumeci il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli ieri ha firmato il decreto che sospende i collegamenti e i trasporti da e per la Sicilia. Il decreto è valido solo per le persone e non per le merci che possono continuare a viaggiare. Lo stesso decreto stabilisce che le persone in pochissimi e documentati casi che dovranno essere autorizzati dal presidente della regione potranno viaggiare a bordo delle navi adibite al trasporto delle merci. Così come sono consentiti gli spostamenti con traghetto per i pendolari fra Messina e Reggio Calabria. Due soli i voli per i rispettivi aeroporti di Catania e Palermo da/per Roma. Un volo al mattino e uno al pomeriggio. Si potrà volare soltanto per “improrogabili esigenze”. Mantenuto un solo treno Intercity diurno tra Roma e Palermo/Catania. Sospesi infine tutti i trasporti passeggeri di tipo automobilistico interregionale.
Sempre più probabile infine l’utilizzo di personale e mezzi dell’Esercito a supporto delle Forze di Polizia per l’applicazione delle norme di isolamento come richiesto dal governatore Musumeci preoccupato per gli oltre 30 mila rientrati dal Nord Italia e dalle zone a rischio di contagio.
Aggiornamento 17.50 – Terza vittima in Sicilia, un 52 enne deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania