Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto oggi all’età di 70 anni a causa del coronavirus nell’ospedale universitario di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato da settimane. Lo riferiscono i media spagnoli.
L’autore di ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’ e il bestseller internazionale ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’ è stato il secondo cittadino cileno risultato positivo al test. Il narratore cileno naturalizzato francese aveva avuto i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, Sepúlveda era stato trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo. Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti. La Yáñez da due settimane era negativa ai test. A metà marzo la moglie aveva smentito che Sepulveda fosse in coma e aveva precisato che non era in fin di vita.
Noto anche per il suo impegno politico tra anarchia, comunismo e socialismo (fu anche prigioniero sotto il regime di Pinochet), Sepulveda si era dedicato con tutte le sue forze anche a campagne in favore dell’ambientalismo conducendo importanti battaglie anche al fianco di Greenpeace. Impegno che profuse anche nella stesura di alcuni fra i suoi oltre trenta romanzi (tutti di successo). Numerosi i premi letterari ricevuti.