Anastasio Carrà, sindaco di Motta Sant’Anastasia (CT) e coordinatore provinciale di Catania della Lega Salvini Premier, dopo aver sentito il discorso di ieri sera del premier Giuseppe Conte, si dice “ancora arrabbiatissimo”.
“Il mio telefono squilla continuamente – sottolinea – e da ieri sera non ho più cosa dire a chi mi chiede perché l’Italia sta scegliendo di suicidarsi così. Sono tutti esasperati perché sono passati quasi due mesi da quando l’Italia è stata blindata e l’unica cosa che cresce ogni giorno sono la povertà e il senso d’impotenza di tutti coloro che hanno un bar, un ristorante, una pizzeria, una gioielleria; chiunque abbia un’attività è disperato, perché non potrà più riaprire dopo questo periodo”.
“Il governo – prosegue Carrà – non ha proposto nessuna fase 2, ha solo prolungato la fase 1 e infatti ci saranno altre autocertificazioni e forse, qualcuno potrà allenarsi all’aperto. Gli italiani non possono più stare chiusi in casa e morire d’inedia perché le loro attività così sono destinate a non riaprire più. Non si può essere così sordi al grido di disperazione che sale nell’animo di tutti e davvero unisce l’Italia, dalla Sicilia alla Lombardia”.
Il sindaco ed esponente della Lega in Sicilia non ha alcun dubbio e aggiunge: “la catastrofe è arrivata col discorso di ieri sera. Le task force hanno dimostrato la loro inutilità. Nessuno è stato aiutato. Le partite Iva sono state illuse da un governo che ha promesso poco e fatto meno di nulla. Bisogna in ogni modo fare ripartire le attività in Sicilia, dove è ormai assodato che il contagio è stato più che contenuto, non c’è più un giorno da perdere e spero anche che il governo abbia il coraggio di dare più potere ai sindaci per sburocratizzare realmente e fare ripartire l’economia”.