I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani, nel corso dell’operazione denominata “Cutrara”, in cui sono state eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA – a carico di altrettanti esponenti alla famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti reati aggravati dal metodo mafioso, hanno, contestualmente, eseguito decine di perquisizioni.
In particolare, è stata eseguita una minuziosa perquisizione tesa a verificare quanto emerso nel corso delle pregresse attività investigative, ovvero che D. F., indentificato quale vertice della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, avesse occultato delle armi in un fondo agricolo nella sua disponibilità.
L’attività di perquisizione eseguita, per la particolare complessità che presentava, ha richiesto la partecipazione di diversi reparti specializzati anche di altre Forze Armate: lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, le unità addette alla ricerca di armi del Nucleo Cinofili di Palermo, il 4° Reggimento Guastatori e i Vigili del Fuoco con un escavatore.
All’esito della perquisizione sono stati rinvenuti armi e munizionamento vario, abilmente occultati in punti diversi della proprietà: in un tubo in pvc, interrato sotto un cumulo di pietre, sono stati rinvenuti n.2 fucili doppietta cal.12 in buono stato di conservazione, n. 26 cartucce calibro 12 di varie marche e diametro di pallini e n.10 proiettili cl.38 , mentre sotto un secondo cumulo di pietre, era occultato un barattolo in vetro con ulteriori n.3 proiettili calibro 12.
Tutto il materiale rinvenuto è stato immediatamente posto sotto sequestro poiché detenuto in assenza di titoli di polizia.