“Non nego le delusioni di Toscana, Puglia e Campania. In realtà, per rimanere al dato più recente, le Amministrative sono state molto buone. Strappiamo diversi comuni al centrosinistra, Macerata al primo turno con candidato nostro e siamo al ballottaggio a Reggio Calabria, Matera, Arezzo. Per il Sud, proporrò alla coalizione di scegliere gente che viene dall’impresa e dalle professioni. Anche senza tessere di partito in tasca. L’alleanza si deve allargare”. Lo dice al Corriere della Sera Matteo Salvini, all’indomani del risultato elettorale delle regionali, sottolineando che, per quanto riguarda la Lombardia, “abbiamo guadagnato una decina di Comuni e siamo al ballottaggio a Lecco. Vorrei aggiungere che anche nella Bergamasca, con l’eccezione di Clusone, siamo andati molto bene: lo dico perché esiste una certa lettura secondo cui quelle zone sarebbero deluse dal centrodestra”.
“Al Sud, in Puglia e in Campania, è stata l’offerta del centrodestra in generale a non essere all’altezza – prosegue il leader della Lega -. Noi, certo, dovremo ragionarci. Oggi riunisco i coordinatori regionali e, dati alla mano, faremo un esame di dove e come abbiamo sbagliato. Però, in Puglia e Campania partivamo da zero. Ora, abbiamo sei consiglieri regionali. Cresciamo. Tranquillamente, senza affanni, senza smanie”.
Quanto alla Toscana, Salvini commenta: “Susanna Ceccardi ha fatto una grandissima campagna elettorale e, mi creda, io non sottovaluto nessuno, anzi: non siamo noi che abbiamo dimenticato che si parla di una Regione in cui la sinistra governa dal dopoguerra: 5 anni fa il nostro candidato aveva preso il 20%, oggi abbiamo raddoppiato e siamo al 40”.
Sull’ipotesi che esistano questioni di leadership nel centrodestra, a causa della crescita di Fratelli d’Italia, Salvini afferma che “finché c’è una crescita interna alla coalizione, è un fatto positivo per tutti. Per me, va bene. Se una squadra vince, vince la squadra. Se perde, perde con scelte che sono di tutti. E comunque non commento gli errori degli altri, men che meno degli alleati. Posso dire che in Puglia e in Campania non abbiamo intercettato la richiesta di cambiamento che veniva dai cittadini. E adesso dobbiamo guardare al futuro. Nel 2021 vanno al voto tutte le più grandi città italiane, tutte a guida Pd o 5 stelle”.
Riguardo al risultato di Zaia in Veneto, Salvini rassicura che “in quelle liste sono tutti leghisti. Con Zaia non c’è mai stato né mai ci sarà il benché minimo problema e il suo risultato mi riempie di orgoglio. In Veneto ci saranno 33 consiglieri leghisti su 49. Renzi e Di Maio, invece, non entrano. Loro insieme zero. E noi, da soli, 33”. (AdnKronos)