Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Le misure

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Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende da fonti parlamentari, ha firmato nella notte il nuovo Dpcm con le nuove misure restrittive anti Covid. Nel nuovo Dpcm è stato confermato lo stop per bar e ristoranti alle 18. Le misure anti Covid contenute nel nuovo provvedimento firmato da Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, saranno in vigore da domani, lunedì 26 ottobre e ”sono efficaci” fino al 24 novembre prossimo. E’ quanto si legge nelle disposizioni finali del testo. Sarà il premier a illustrarle in giornata.

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Ecco le misure:

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– Stop per bar e ristoranti alle 18, anche la domenica. Le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) ”sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 ”è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta consentita ”senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”. ”Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

– ”E’ fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori privati”.

– ”Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. (AdnKronos)

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