di Salvo Barbagallo
È inutile negarlo o nasconderlo: la collettività nazionale è fin troppo intimorita dalla Pandemia che l’ha colpita, e fin troppo disorientata dalle misure che il Governo sta per prendere nell’intento (presunto o reale?) di fronteggiare la fin troppo annunciata (minacciata?) seconda ondata di contagi mortali da Coronavirus. Già detto: il virus ha mietuto e miete vittime non solo in Italia ma in tutto il mondo. È un “fatto” indiscutibile. Discutibili possono essere le normative che il Governo intende applicare, almeno per come sono state annunciate, alcune delle quali (così come sono state espresse) violerebbero sicuramente la privacy e alimenterebbero deviazioni pericolose e incontrollabili. Inquietano, infatti, le indicazioni che il ministro Speranza dà sulla conduzione della vita in famiglia, e sui controlli che dovrebbero basarsi principalmente su segnalazioni esterne spontanee. Il tutto, ovviamente, quale metodo applicato per prevenire il diffondersi del virus.
Mentre, dunque, si preparano le nuove regole alle quali gli Italiani devono adeguarsi volenti o nolenti, poca rilevanza viene data agli atti “poco civili” che compiono i migranti sparpagliati per tutto il territorio nazionale, e nessuna attenzione viene posta in merito al flusso (mai interrotto) di quanti continuano a raggiungere indisturbati le coste della Sicilia.
In molti hanno definito “invasione” questo “flusso” ininterrotto che proviene dall’altra parte del Mediterraneo: “invasione” è un termine concretamente errato in quanto, se tale fosse, il dovere di un Governo sarebbe quello di fronteggiarla con i mezzi necessari. Pertanto quanti giungono nella punta estrema dell’Italia non possono essere considerati “invasori”, visto che il Governo accoglie tutti a braccia aperte. Si è notato che da tempo non si parla di “traffico di esseri umani”, così come da tempo non viene data la “caccia agli scafisti”. Quindi? È fuor di luogo ritenere che questo flusso di persone viene favorito dall’attuale Governo in nome della solidarietà? Ma è questa la vera motivazione o sussistono ragioni ignote che possono giustificare l’accoglienza senza regole? A questi interrogativi che si pone l’uomo comune non vengono fornite risposte.
La Sicilia resta l’avanposto designato per gli approdi dei migranti: nessuno raccoglie le voci di protesta degli abitanti dei territori, chi governa la Regione tace, troppo impegnato ad assolvere al compito di “commissario” della salute dei cittadini. È tempo di Pandemia, migliaia di persone “irregolari” che giungono nell’isola non costituiscono un problema. Né viene considerato problema la diffusione sul territorio nazionale degli “irregolari” dei quali si sconosce anche l’identità.
Ora c’è chi incomincia ad ipotizzare che ci sia la “volontà” di “colonizzare” l’Italia.
Ma cosa significa “essere colonizzati”?
Ecco…:
Dal Dizionario Treccani:
Colonizzazione Attività con cui un popolo si espande in territori che non gli appartengono, colonizza una regione o vi fonda una colonia. La fase antica della colonizzazione, distinta dal colonialismo dell’Età moderna, è caratterizzata dal trasferimento di nuclei di cittadini in luoghi lontani dalla madrepatria, dove fondare centri e riprodurre le istituzioni della madrepatria
da Wikipedia:
Il colonialismo è definito come l’espansione di una nazione su territori e popoli all’esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi. Il processo viene detto colonizzazione
Il termine indica anche l’insieme di convinzioni usate per legittimare o promuovere questo sistema, in particolare il credo che i valori etici e culturali dei colonizzatori siano superiori a quelli dei colonizzati.
E’ mia convinzione che il virus è l’arma usata per la terza guerra mondiale, la storia insegna che per esserci un ordine si deve generare il caos, questo sta avvenendo. I clandestini, la cecità di chi è al governo, la complicità della impropriamente definita “comunità europea”. Una trama ordita da chi si illude di poter governare la terra, solo temporaneamente, anche costoro avranno un fine vita almeno che conoscano l’elisir di lunga vita che a me non è noto.