La Direzione distrettuale antimafia di Palermo, diretta da Francesco Lo Voi, ha aperto una inchiesta sui contatti che avrebbe avuto a Palermo Brahim Aoussaoui, l’attentatore tunisino 21enne di Nizza. La Digos, come si apprende, ha sentito alcune persone per cercare di ripercorrere le frequentazioni di Aoussaoui in Sicilia prima di andare a Nizza. L’inchiesta è coordinata da Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella.
Dopo Lampedusa e Bari, Brahim Aoussaoui avrebbe fatto tappa a Palermo, in Sicilia.
Servizi segreti e antiterrorismo avrebbero ricostruito i vari passaggi del killer nelle città italiane. Gli investigatori avrebbero accertato che il tunisino è andato a trovare un parente, che lo ha ospitato per 15 giorni, nella sua abitazione nel capoluogo regionale. L’altro aspetto che stanno cercando di accertare gli uomini dell’antiterrorismo e intelligence riguarda la presenza dei 23 compagni di viaggio con cui Aoussaoui ha fatto la traversata dalla Tunisia all’Italia e in particolare su un soggetto che è stato segnalato dalla Francia alle autorità tunisine.