Palermo: dissequestro Virgin, Gip “Pervicacia criminosa degli indagati”

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“Pur riaffermandosi la natura abusiva delle opere in contestazione ed evidenziando ancora una volta la pervicacia criminosa mostrata dagli indagati, deve ritenersi che, escluso il pericolo di crollo, sia venuto meno il pericolo attuale e concreto di aggravamento del carico urbanistico, quantomeno per le opere abusive già ultimate”. E’ quanto scrive, come apprende l’Adnkronos, il gip del Tribunale di Palermo Fabio Pilato nel provvedimento di dissequestro della struttura a cui erano stati posti i sigilli lo scorso 8 ottobre. Secondo l’accusa, nel ristrutturare l’immobile sarebbe stata aumentata la superficie utile dell’edificio, lavori per cui sarebbe stata necessaria la concessione edilizia, che però non è mai richiesta. In questo modo si sarebbero anche risparmiati 60mila euro di oneri di urbanizzazione. Nella vicenda sono implicati anche funzionari di pubblica amministrazione. La palestra Virgin Active è totalmente estranea alla vicenda. Le indagini avevano accertato anche “criticità su calcoli strutturali ” che metterebbero a rischio la staticità dell’edificio. Adesso la decisione del gip che nel provvedimento di dissequestro scrive: “Ad analoga conclusione non può ovviamente pervenirsi per i lavori ancora in corso, e per i quali permane il pericolo di aggravamento delle conseguenze di reato, costituite dalla prosecuzione dei lavori rispetto ai quali dovrà essere mantenuto il sequestro (es. campi di padel)”. Il gip dispone, dunque, “il parziale dissequestro dell’immobile sito in via Gioacchino Ventura n. 11 corrispondente al centro fitness Virgin Active, limitatamente alle parti della struttura già ultimata, da individuarsi in sede di esecuzione”. E “conferma nel resto il sequestro della struttura ed il sequestro della somma di euro 58.537,95 nella disponibilità della Euro Leasing Company s.r.l.”.

“Poiché i consulenti di pm e difesa concordano circa l’insussistenza di un pericolo di crollo, deve ritenersi che sia venuto meno il primo profilo di pericolo ravvisato in sede genetica, laddove era prevalsa l’originaria affermazione del consulente del pm, secondo cui l’assenza delle dovute indagini sismiche aveva portato alla costruzione di una struttura eccessivamente pesante, che i sottostanti pilastri non sarebbero stati in grado di reggere in caso di terremoto”, scrive ancora il gip Fabio Pilato. “Tale pericolo deve ritenersi venuto meno alla luce delle concordi valutazioni tecniche offerte dalle parti sulla base delle nuove acquisizioni”, aggiunge. (AdnKronos)

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