Covid: cosa sta accadendo a Catania?

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di Luigi Asero

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Siamo scettici sulle politiche nazionali, regionali e locali in merito al contenimento dell’emergenza Covid-19, lo siamo sempre stati e i fatti ci danno ragione. In Italia infatti abbiamo forse fra le più alte restrizioni per il contenimento della pandemia e uno dei più alti indici di mortalità di soggetti affetti spesso “anche” da Covid. Ciò non toglie che il virus c’è e che sa colpire duramente, ben più del classico virus stagionale dell’influenza, malgrado chi ne nega l’esistenza ne nega conseguentemente anche il dato oggettivo. La maggiore forza d’urto del Covid è infatti nella sua capacità di contagiare un numero molto più alto di soggetti, creando quindi un “collo di bottiglia” nella gestione della crisi sanitaria. Infatti, se è vero che 5 persone su 100 necessitano di cure ospedaliere e solo una piccola parte di queste di rianimazione o terapia intensiva è pur vero che se un virus contagia 100 mila persone ne avremo 5 mila bisognose di cure, ma se ne contagia un milione allora i bisognosi di cure ospedaliere diventano dieci volte tanto. E l’effetto leva del contagio può soltanto far peggiorare i numeri.

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Però lo spunto per questa riflessione ce lo fornisce il quotidiano “Lasiciliaweb” che poc’anzi ha titolato: “Catania ora è città Covid”.

Qualcuno, lo immaginiamo già, dirà che è un titolo terroristico, che si fa leva sulla paura della gente, ma quel titolo invece evidenzia un fatto: metà dei nuovi contagi in Sicilia, oggi, sono tutti a Catania. Questi infatti i dati relativi ai nuovi contagi oggi: 663 a Catania, 200 a Palermo, 126 a Messina, 61 ad Agrigento, 59 a Siracusa, 58 a Trapani, 54 a Ragusa, 45 a Caltanissetta, 28 a Enna.

Si impone una riflessione: cosa stiamo sbagliando a Catania? Cosa non sta funzionando ulteriormente se metà dei contagi dell’intera regione sono solo nel territorio (ex provincia) di Catania? Non è possibile pensare solo alla politica. Qualcosa sta facendo alzare la “leva”. Certo, qualcuno dirà che nel territorio di Catania vivono oltre un milione di persone. Vero. Ma a Palermo ne vivono almeno 150 mila in più (un milione e 116 mila Catania, un milione e 271 mila nel territorio del capoluogo regionale). Ma Palermo conta 200 contagi, mentre Catania ripetiamo 663.

Forse tocca anche a noi cittadini fare un esame di coscienza, perché se questi numeri dovessero aumentare il rischio di un totale collasso, anche economico per chi pensa a quell’aspetto, è altissimo.

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