Lo scrittore statunitense James Edwin Gunn, famoso autore di fantascienza dai toni quasi profetici, è morto nella sua casa di Lawrence, in Kansas, all’età di 97 anni per cause naturali. L’annuncio della scomparsa, avvenuta mercoledì mattina, 23 dicembre, è stato dato da “The Hollywood Reporter”.
Gunn ha pubblicato romanzi notevoli di sci-fiction, tradotti in sette lingue. In italiano nella collana Urania di Mondadori sono usciti “Questo mondo inespugnabile” (1955), “I fabbricanti di felicità” (1961), “Gli immortali” (1962), “Gli ascoltatori” (1972), “Futuro al rogo” (1972), “Un regalo dalle stelle” (2005), “Oltre l’ignoto” (2014). Insieme a Jack Williamson ha scritto “Un ponte tra le stelle” nel 1955.
Dal romanzo “Gli immortali”, incentrato su un gruppo che scopre il segreto dell’immortalità, è nata la serie tv “L’immortale”, interpretata da Christopher George e Don Knight, andata in onda sulla rete tv americana Abc dal 1969 al 1971 e poi trasmessa in mezzo mondo. Nato il 12 luglio 1923 a Kansas City, nel Missouri, Gunn è stato a lungo professore di letteratura inglese all’Università del Kansas.
Si è interessato attivamente alla diffusione della fantascienza in ambiente scolastico e universitario. Oltre ad essere autore di una notevole “Storia illustrata della fantascienza” (1975), la più ricca dal punto di vista iconografico, Gunn ha curato una serie in più volumi intitolata “The Road to Science Fiction” che costituisce una antologia della fantascienza dalle origini ad oggi, inclusi tutti i precursori. Solo il primo volume della serie è stato tradotto in italiano, con il titolo “Le vie della fantascienza”.