Sono arrivati al porto di Mazara del Vallo i due pescherecci con i 18 pescatori liberati in Libia dopo oltre 100 giorni di sequestro . Ad accoglierli, il suono delle sirene di tutte le imbarcazioni ormeggiate al porto. Sotto un gazebo, i parenti pronti ad accoglierli.
Ultima cena sui pescherecci, ieri sera, prima dell’approdo a Mazara. La cena è stata offerta dalla Marina Militare e dall’equipaggio della nave “Carlo Margottini” che scorta da due giorni i due pescherecci. Insieme con la cena è arrivato anche un biglietto con su scritto ‘Bentornati a casa’.
Fermento e tanta emozione al porto nuovo di Mazara stamattina: “Non vedo l’ora di abbracciare mio figlio”, dice Anna Giacalone. “Non sto nella pelle – aggiunge – questi giorni non passavano mai. Finalmente ci siamo”. Piove ininterrottamente da ore a Mazara. I giornalisti sono stati spostati sotto alcuni gazebo. I parenti sono gli unici ammessi.
“Siamo stati tutta la notte al telefono con il mio comandante Pietro Marrone. Abbiamo pianto e riso tanto”, ha detto Marco Marrone, l’armatore del peschereccio Medinea. “Oggi è il nostro Natale lo abbiamo anticipato di qualche giorno”, dice ancora Marrone, accompagnato dalla fidanzata Caterina che in questi mesi ha lottato insieme com le famiglie dei pescatori.
“Oggi è solo un giorno di festa, ogni discussione la lasciamo ai giorni che verranno. Mazara è pronta ad accogliere i nostri uomini. Io sono molto emozionato, finalmente finisce in incubo”, ha detto il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.
Ultima cena sui pescherecci, ieri sera, prima dell’approdo a Mazara. La cena è stata offerta dalla Marina Militare e dall’equipaggio della nave “Carlo Margottini” che scorta da due giorni i due pescherecci. Insieme con la cena è arrivato anche un biglietto con su scritto ‘Bentornati a casa’.
(AdnKronos)