Il musicista israeliano Ivry Gitlis, virtuoso violinista di fama mondiale, figura carismatica con la passione per la sperimentazione, considerato uno dei grandi della musica classica moderna, è morto ieri, 24 dicembre a Parigi, all’età di 98 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia.
Era nato il 25 agosto 1922 a Haifa, in Israele, e dagli anni ’60 viveva nella capitale francese. Ha suonato con le più famose orchestre del mondo, tra cui la London Philharmonic Orchestra, la New York Philharmonic Orchestra, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Philadelphia Orchestra e Israel Philharmonic Orchestra. Dopo gli studi musicali a Parigi iniziati all’età di 9 anni, Gitlis si perfezionò in violino con George Enescu, Jacques Thibaud e Carl Flesch. Rifugiatosi a Londra per sfuggire alle persecuzioni razziali naziste, dopo la seconda guerra mondiale ha fatto il suo debutto con la London Philharmonic Orchestra e nel 1950 si trasferì negli Stati Uniti.
Nel 1963 è stato il primo violinista israeliano a suonare in Unione Sovietica. Nel 1968 partecipò allo spettacolo “Rock and Roll Circus” organizzato dai Dirty Mac, supergruppo musicale organizzato dai Rolling Stones e composto da John Lennon, Eric Clapton, Keith Richards e Mitch Mitchell.
Molti compositori sono stati affascinati dal modo di suonare di Gitlis, tra i quali René Leibowitz che gli ha dedicato il “Concerto per violino Op.50” (1958); Roman Haubenstock-Ramati con “Sequenze” per violino e orchestra (1958); Bruno Maderna scrivendo “Pièce versare Ivry” (1971), che Gitlis ha registrato dal vivo a Parigi il 25 maggio 1983. Nel 1975 recitò nel film di François Truffaut “La storia di Adele H.”. Nel 1990 è stato designato dall’Unesco ”Goodwill Ambassador per il “sostegno dell’istruzione e della cultura di pace e tolleranza”.