Al dissidente Navalny 30 giorni di custodia cautelare

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Alekse Navalny in carcere, 30 giorni in custodia cautelare. Lo ha sancito il tribunale di Khimki, riunito in un commissariato di polizia, per convalidare il fermo dell’oppositore ieri all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. Contro Navalny era stato spiccato un mandato d’arresto per aver violato molteplici volte la libertà condizionale a cui era sottoposto nel quadro della condanna a tre anni e mezzo di carcere per il caso Ives Rocher.

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Il 29 è stata fissata una seconda udienza in cui i giudici decideranno se la condanna a tre anni e mezzo di carcere sospesa, i cui termini è accusato di aver violato, dovrà essere convertita in una condanna effettiva. Navalny potrebbe essere condannato a scontare in carcere fino a due anni e otto mesi (l’intera condanna a 3 anni e mezzo meno i dieci mesi che aveva trascorso agli arresti domiciliari). Dopo il suo fermo ieri sera all’aeroporto Sheremetyevo, Navalny non ha potuto parlare con i suoi avvocati per 15 ore, prima dell’inizio dell’udienza di oggi. L’avvocata Olga Mikhailova è stata informata solo alcuni minuti prima dell’inizio dell’udienza a cui sono stati ammessi solo i giornalisti di due testate filo-Cremlino.

“Non abbiate paura, scendete in piazza. Non lo fate per me, ma per voi e per il vostro futuro“, ha dichiarato Aleksei Navalny, dopo la sentenza che ha disposto la sua custodia cautelare a meno di 24 ore dopo il suo ritorno a Mosca dalla Germania. Ieri all’aeroporto, prima di essere fermato, Navalny aveva detto di non avere paura di essere arrestato. (AdnKronos)

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