“Defender Europe 2021”: esercitazione militare in corso. Il nemico non è il Covid…

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Di Salvo Barbagallo

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Troppo distratti dalle vicende del Governo nazionale, dell’incalzare dei contagi e delle vittime da Covid, i mass media non puntano l’attenzione sulle questioni “militari” che riguardano “anche” il nostro Paese. Chi l’avrebbe mai detto che la grande e complessa esercitazione “Defender Europe” interrotta lo scorso anno per il propagarsi del mortale virus, potesse essere rimessa in moto anche nel 2021, come se il Coronavirus fosse già stato sconfitto e quindi il ritorno alla “normalità” del quotidiano?

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La notizia della ripresa delle “grandi” manovre europee è apparsa su “Sputnik Italia” online, ma non sui quotidiani di casa nostra, a quanto risulta.

Così esordisce Sputnik Italia. “Lo sbarco di militari americani ad Alessandropoli è iniziato dopo l’arrivo della nave da trasporto Endurance, che ha segnato l’inizio dei preparativi per le esercitazioni della Nato “Defender Europe 2021”.

Mercoledì pomeriggio 24 febbraio la nave da trasporto americana Endurance ha attraccato al nuovo porto commerciale di Alessandropoli, nel nord della Grecia, che dopo la firma del nuovo accordo di difesa tra Atene e Washington è diventata una base militare statunitense. Questo fatto ha suscitato il disappunto da parte di chi teme che le tensioni nella regione possano aumentare. E’ la seconda volta negli ultimi mesi che questa nave, lunga 264,5 metri e larga 32,2 metri, consegna mezzi militari ed elicotteri americani nel porto della città greca, da dove vengono successivamente inviati in Romania, Bulgaria, Ungheria per esercitazioni su larga scala della Nato”.

Dionisis Kladis, segretario del Comitato regionale del Partito Comunista Greco nella Macedonia orientale e in Tracia ha affermato: “… Si prevede che la maggior parte delle attrezzature militari, inclusi elicotteri e veicoli corazzati, abbia l’obiettivo finale di partecipare ad esercitazioni al confine con la Russia…”

Su “Air Force Magazine” del 3 febbraio scorso si legge a firma di Brian W. Everstine: Il Comando europeo degli Stati Uniti sta procedendo con la sua più grande esercitazione, che prevede circa 31.000 membri del personale da 26 Paesi, nonostante la pandemia COVID-19 in corso, ma i funzionari sono pronti a ridimensionare se i problemi di salute lo richiedono. L’esercitazione annuale Defender Europe riunirà partecipanti aerei, terrestri e marittimi per operare in 12 paesi dai Paesi Baltici all’Africa nella tarda primavera e all’inizio dell’estate. L’esercitazione dello scorso anno era stata originariamente pianificata per essere uno dei più grandi eventi di addestramento militare in Europa dalla fine della Guerra Fredda, ma ha dovuto essere drasticamente ridimensionata poiché la diffusione del COVID-19 ha chiuso gran parte del mondo…”.

Di certo questa esercitazione “annuale” – la cui “periodicità, ovviamente non si vuol far scadere – non è stata animata da Trump: il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America è oggi, infatti, Joe Biden che, a quanto pare, non l’ha ostacolata o “ridimensionata”, dimenticando che allo stato attuale in tutto il mondo il Coronavirus ha già mietuto 2 milioni e 477. 393 vittime e i contagiati sono 111 milioni 837. 039. Un dettaglio trascurabile, forse.

Poco più di un anno addietro, il 9 marzo 2020, scrivevamo su questo giornale: “….Così, nei timori che si trasformano in paura, ora in molti incominciano a porsi domande anche in merito a eventi ai quali in altre circostanze non si sarebbe dato peso e non avrebbero suscitato interesse. Ci riferiamo alle cosiddette “esercitazioni militari” che prendono la denominazione Defender Europe 2020” prevista con la partecipazione di forze armate europee e statunitensi. Evidentemente una “esercitazione” programmata quando del Coronavirus (forse…) non si conosceva nulla, e la cui preparazione sarebbe già in atto. Una notizia (anzi, un reportage) pubblicato una settimana addietro dal quotidiano “Il Manifesto” e, nei giorni successivi, ripreso da altri giornali. Il servizio giornalistico porta la firma di Manlio Dinucci che esordisce in questi termini: I militari americani che «si spargeranno attraverso la regione europea» sono esentati dalle norme preventive sul Coronavirus che invece valgono per i civili. Basta l’assicurazione data dallo US Army Europe”.

Tante cose da un anno all’altro sono mutate: in quanti ora come ora si possono interessare di “esercitazioni militari” quando la preoccupazione è quella di vivere in regioni a colori alterni e la necessità principale è quella di tenere in piedi un’attività lavorativa che possa garantire la sopravvivenza?

Come abbiamo scritto in più circostanze Qualcosa non torna, ma è un “qualcosa” che non si riesce a individuare. Guarda caso: come la “vera” natura del Coronavirus…

Chissà se il premier italiano Mario Draghi e i ministri competenti dell’attuale Governo sono informati di quanto accade…

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