Il capo di Cosa nostra è ancora Messina Denaro

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E’ nello studio di un avvocato, Angela Porcello, che si tenevano i summit fra i capimafia di diverse province siciliane. E’ uno dei particolari che emerge dall’operazione di questa mattina dei Ros, coordinata dalla Dda di Palermo. L’avvocato, compagna del boss Giancarlo Buggea e legale di numerosi affiliati del mandamento, aveva assunto “un ruolo di rilievo” all’interno dell’organizzazione e “sfruttando le garanzie del mandato difensivo ha messo a disposizione il proprio studio per l’esecuzione di summit mafiosi, ritenendolo luogo non soggetto ad investigazioni”.

Ma è ancora Matteo Messina Denaro, latitante da 28 anni, il boss a capo di Cosa Nostra. E’ quanto emerge dall’operazione dei Ros, coordinata dalla Dda di Palermo, che questa mattina ha portato a 23 fermi tra esponenti delle famiglie mafiose agrigentine e trapanesi. Le indagini hanno evidenziato “la perdurante posizione apicale” del boss di Castelvetrano nell’ambito di Cosa Nostra. E’ a lui che spetta la decisione finale sulle questioni importanti all’interno dell’organizzazione.

“Messina Denaro – scrivono gli investigatori – punto di riferimento decisionale dell’organizzazione, ha continuato a impartire direttive sugli affari illeciti più rilevanti gestiti dal sodalizio nella provincia di Trapani ed in altri luoghi della Sicilia”.

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