Una lapide per ricordare le vittime delle foibe. A scoprirla stamani a Siracusa sono stati il sindaco, Francesco Italia, il prefetto, Giusi Scaduto, e due alunne degli istituti comprensivi ‘Karol Wojtyla’ e ‘Salvatore Raiti’ in riviera Dioniso il Grande, nell’area del Monumento ai caduti. Presenti, tra gli altri, l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, i vertici provinciali delle forze armate e delle forze dell’ordine e i rappresentanti delle due scuole coinvolte nell’iniziativa. La cerimonia è stata aperta dall’inno nazionale eseguito dagli studenti del ‘Wojtyla e da un intervento del sindaco Italia. “Questa lapide – ha detto – va nel senso della riconciliazione e contro la politica che si trasforma in ideologie fondate sulla prevaricazione”.
“Siamo qui – ha aggiunto il primo cittadino – per dire che tale follia può macchiarsi di crimini gravissimi contro l’umanità per poi teorizzare che esistono morti di serie A e morti di serie B a seconda dell’appartenenza, della religione, della nazione, del colore della pelle. La storia recente e recentissima – ha concluso – dimostra che certi rischi non sono alle nostre spalle e che ancora oggi ci sono governanti che fondano il loro potere sulla paura spinta fino al terrore e sulla sistematica violazione dei diritti umani e politici”.