Influencer siciliana pericolosa per bimbi su Tik Tok: conferma sequestro profilo

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E’ stato confermato il sequestro preventivo del profilo su Tik Tok della influencer siciliana, che vantava 731.000 follower, soprattutto bambini e ragazzi. La donna, 48 anni, residente nella provincia di Siracusa, è stata indagata dalla procura di Firenze perché le pratiche pubblicate sul social erano “socialmente pericolose” e si prestavano ad essere emulate soprattutto dai minorenni.

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L’influencer siciliana, tramite i suoli legali, aveva proposto ricorso al tribunale del Riesame di Firenze contro il sequestro sostenendo l’incompetenza territoriale della procura del capoluogo toscano e che le sue esibizioni su Tik Tok non erano violente o comunque in grado di ledere la sensibilità o impressionabilità degli spettatori, trattandosi di video di 13 o 15 secondi, quindi di un tempo non sufficiente a provocare suggestioni e che comunque non si erano verificati episodi di suicidio, nemmeno in forma tentata.

Il tribunale del Riesame di Firenze ha però rigettato in pieno il ricorso confermando integralmente il provvedimento di cautela reale nei suoi presupposti e contenuti, affermando innanzitutto la piena sussistenza della competenza territoriale, in quanto il link riconducibile al video pubblicato dall’influencer era stato individuato dagli agenti del Compartimento Polizia postale e delle Comunicazioni di Firenze nell’ambito dell’attività di monitoraggio della rete internet.

Inoltre nel merito, come descritto dal presidente del tribunale del Riesame, Anna Liguori, è stato rilevato che sussiste sia il “fumus” che il “periculum in mora” dei reati contestati, in quanto il contenuto dei 19 video estrapolati dal profilo Tik Tok della influencer “sono idonei a condizionare e suggestionare gli spettatori, ad offendere il sentimento morale dei minori oltra a sussistere il pericolo più che concreto che il permanere in rete dei filmati possa indurre i minori e persone psicologicamente instabili a condotte pericolose per la propria incolumità personale”.

Nello scorso mese di febbraio la Polizia postale e delle Comunicazioni di Firenze aveva eseguito il sequestro preventivo, mediante oscuramento, del profilo Tik Tok dell’influencer 48enne, emesso dal gip del tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, a seguito della richiesta inoltrata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal sostituto procuratore Fabio Di Vizio.

Nell’ambito dell’attività di monitoraggio della rete internet, gli agenti del Compartimento Polizia postale di Firenze avevano individuato sul social network Tik Tok un link riconducibile al profilo della influencer siciliana nel quale veniva visualizzato un video ritraente una sfida tra la donna e un uomo, in cui entrambi si avvolgevano totalmente il volto, compresi narici e bocca, con il nastro adesivo trasparente, in modo tale da non poter respirare. Il video, ritenuto estremamente pericoloso in quanto visibile a tutti gli utenti senza restrizioni, potendo costituire oggetto di emulazione da parte di minorenni, venne immediatamente segnalato dalla Polizia postale di Roma e prontamente rimosso dalla piattaforma Tik Tok.

Tuttavia nell’ambito della stessa attività di monitoraggio è stato accertato che la influencer nel tempo aveva pubblicato anche altri video di sfide dello stesso tenore, che le avevano permesso di ottenere popolarità e l’attenzione di ben 731.000 follower di diverse età.

La visione dei video e la loro condivisione era stata considerata dagli investigatori “estremamente pericolosa per l’incolumità degli utenti, soprattutto minorenni”, che avrebbero potuto accettare la sfida emulando l’influencer. Da qui la decisione dei pubblici ministeri titolari delle indagini di emettere a suo carico un provvedimento di perquisizione, anche informatica, e sequestro degli account social, eseguito il 27 gennaio dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania.

Nonostante ciò i contenuti del profilo erano rimasti visibili on line da tutti i follower e a tutti gli utenti della rete, essendo un profilo pubblico. Infatti l’attività di sequestro eseguita aveva inibito all’indagata solo la possibilità di pubblicare nuovi video o post.

Alla luce del fatto che la stessa influencer in un’intervista rilasciata ad un’emittente televisiva siciliana aveva affermato che i suoi follower erano nella maggioranza bambini, circa 650.000, e che, per gli inquirenti, le sue pubblicazioni erano idonee, seppur in via oggettiva ed astratta, a costituire incitamento al delitto o al suicidio (tenuto conto della sensibilità e impressionabilità dei ragazzi e della loro maturità psichica e morale, laddove la condotta è rappresentata attraverso un duetto tra due persone in competizione tra loro), i pubblici ministeri titolari delle indagini avevano richiesto e ottenuto dal gip il provvedimento di sequestro preventivo, mediante oscuramento, del profilo Tik Tok oggetto d’indagine nel mese di febbraio. (AdnKronos)

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